Microsoft ha recentemente ammesso che non sarà in grado di raggiungere l’obiettivo prefissato di un 1 miliardo di dispositivi con Windows 10 entro il 2018, un risultato utopistico in parte anche perché il mondo della telefonia non ha risposto come sperato ed è per loro diventato un business con numeri risibili in un mondo dominato da Android/iOS.
Nel corso della presentazione dei risultati dell’ultimo trimestre fiscale, il CEO Satya Nadella ha ad ogni modo annunciato che Microsoft cambierà la modalità con la quale è riportata la diffusione delle installazioni di Windows 10 (secondo l’azienda attualmente installato su oltre 350 milioni di dispositivi), rispecchiando un cambiamento nel modo di pensare al sistema operativo.
“Abbiamo cambiato il modo di valutare lo stato di avanzamento” ha dichiarato Nadella. Ora, anziché la crescita irregolare degli aggiornamenti a Windows 10 ottenuti nell’ultimo anno, Nadella dice che Microsoft condividerà mensilmente i dati relativi agli utenti attivi “regolarmente” sul sistema operativo. Anziché le installazioni di Windows 10, l’azienda traccerà gli utenti Windows 10 attivi mensilmente, sulla falsariga di quanto fa già Google con Gmail che vanta un miliardo di utenti attivi al mese.
Non è ben chiaro che cosa significa “utenti attivi regolarmente” e Nadella ha fatto capire che Microsoft intende misurare il successo di Windows 10 in base a indicatori chiave che potrebbero essere i servizi e l’uso di dispositivi di nuova categoria. Intanto l’offerta che consentirà agli utenti di Windows 7 e 8.x di passare gratis al nuovo sistema scade il 30 luglio; da questa data in poi chi desidera passare a Windows 10 dovrà pagare 130 dollari. Sarà interessante vedere se con l’aggiornamento a pagamento la base di utenti continuerà a crescere o se l’adozione del nuovo sistema subirà un rallentamento.