Sono passati circa 40 anni dall’introduzione del Blocco Note nel sistema operativo di Microsoft e, sebbene si viva ormai nell’era in cui tecnologia e intelligenza artificiale sono in grado di fare tante cose, l’app non beneficiava ancora del controllo ortografico: finalmente la lacuna è stata colmata.
L’editor di testo basilare ha fatto apparizione nel lontano 1983, ma Microsoft solo nel marzo scorso ha iniziato a testare il controllo ortografico e la correzione automatica all’interno dell’app. E’ piuttosto strano che ci siano voluti così tanti anni per beneficiare di una funzione cosi scontata, anche perché il risultato è molto simile al correttore che già da parecchi anni campeggia all’interno di Word.
Si tratta, insomma, di una funzione con cui Microsoft ha assoluta familiarità, non di una novità assoluta. Non sorprende, allora, che la meccanica di questa feature sia quella di sottolineare in rosso le parole sbagliate. Quello che cambia, però, è il sistema di cambio parola: se su Word è pressoché immediato dopo il click sulla parola sbagliata, su Blocco Note saranno necessari due click per espandere un menu all’interno del quale è possibile vedere un elenco di correzioni, scegliendo di conseguenza la parola desiderata.
Per i più nostalgici, comunque, si tratta di una funzione opzionale, che può essere disabilitata, anche in base al tipo di file che si apre con Blocco Note. Ad esempio, se non volete correzioni in file in cui ci sono codici, come ad esempio in .md, .srt, .lrc o .lic, è possibile disabilitare il correttore nel menu delle impostazioni.
Per chi, invece, lo utilizzasse per scrivere lunghi testi, Microsoft ha anche introdotto la correzione automatica, così da modificare automaticamente gli errori di battitura. Anche in questo caso, però, è certamente possibile disabilitare la correzione automatica, lasciando in piedi quella manuale.
Nel corso del tempo Microsoft ha modificato tantissimo Blocco Note su Windows, anche se di fatto resta un semplice blocco in cui prendere appunti senza formattazione alcuna.
Nel tempo, però, Microsoft ha introdotto piccole novità che rendono l’app ancor più versatile ed efficace, come il conteggio dei caratteri, modalità scura, schede, integrazione con Copilot e persino un fidget spinner virtuale. Ricordiamo che per sistemare gli a capo ci sono voluti 33 anni.
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