Mentre Apple Watch continua a macinare record e successi, arriva a fine corsa Microsoft Band: la multinazionale di Redmond ha annunciato che i bracciali fitness saranno terminati a maggio, inclusi app e servizi cloud per la raccolta e la conservazione dei dati.
Come già avvenuto per altri prodotti e piattaforme della società che non hanno riscosso il successo sperato, l’annuncio di Microsoft non arriva a sorpresa, anzi. La prima versione di Microsoft Band era infatti stata introdotta nel 2014 a cui è seguito nel 2015 il modello Microsoft Band 2, ma ormai già da diversi anni non sono stati lanciati nuovi modelli né aggiornamenti.
Così l’abbandono dei dispositivi smart indossabili da parte di Microsoft era già avvenuto da anni. Con il recente annuncio del termine di Microsoft Band la multinazionale comunica che il 31 maggio verranno interrotti i servizi cloud e server per la raccolta e la conservazione dei dati degli utenti.
Nello stesso giorno verranno anche rimosse le app Microsoft Band sia da App Store che da Google Play Store. La società avvisa inoltre che dopo questa data chi effettuerà un reset del bracciale non potrà più effettuare una nuova configurazione a partire da zero. Microsoft ha previsto anche il rimborso per alcuni utenti.
Chi ancora utilizza attivamente Microsoft Band e ha salvato i propri dati tramite l’app Microsoft Band e la piattaforma Health Dashboard tra il primo dicembre 2018 e il primo marzo 2019, potrà richiedere un rimborso per il bracciale.
La società rimborserà il prezzo completo del dispositivo: 79,99 dollari per Microsoft Band e 175 dollari per Microsoft Band 2. Gli stessi rimborsi potranno essere richiesti anche dagli utenti che dispongono di uno dei bracciali ancora coperto dalla garanzia. Si chiude così almeno per ora l’iniziativa di Redmond nel campo dei dispositivi indossabili per la salute e il fitness.