Apple ha integrato in OS X e iOS l’autenticazione a due fattori, un meccanismo che aggiunge un ulteriore livello di sicurezza per l’ID Apple, una funzione progettata per assicurare che solo l’utente possa accedere al proprio account, anche se qualcuno dovesse individuare la password.
Come abbiamo spiegato altre volte, grazie all’autenticazione a due fattori, è possibile accedere al proprio account solo da dispositivi indicati come attendibili, ad esempio il proprio iPhone, iPad o Mac. Quando si vuole accedere a un nuovo dispositivo per la prima volta, bisognerà fornire due informazioni: la password e un codice di verifica a sei cifre che viene visualizzato automaticamente sui dispositivi attendibili. Immettendo il codice, confermeremo di aver autorizzato il nuovo dispositivo. Ad esempio, se abbiamo un iPhone e accediamo al nostro account per la prima volta da un Mac appena acquistato, verrà richiesto di immettere la password e il codice di verifica che viene visualizzato automaticamente sull’iPhone. Giacché la password da sola non è sufficientemente lunga per accedere all’account, l’autenticazione a due fattori migliora notevolmente la sicurezza dell’ID Apple e di tutte le informazioni personali archiviate sul cloud della Mela.
Microsoft ha sviluppato un proprio sistema per l’autenticazione a due fattori, con meccanismi simili a quelli prima indicati. L’app Microsoft Authenticator è disponibile per iOS (iOS 8 o seguenti) e Android ma al momento non ancora per Windows Phone (una beta è stata ad ogni modo distribuita). L’idea è consentire di proteggere l’account Microsoft contro le intrusioni: come la soluzione di Apple e altre simili, al primo collegamento da un dispositivo “sconosciuto”, verrà mostrata una notifica su un dispositivo attendibile, chiedendo di approvare o no il nuovo arrivato.
