“Vorrei che la facessero finita con queste voci su Microsoft, poiché non ho intenzione di fare altro che guidare Ford” è quanto ha dichiarato Alan Mulally, da molti ritenuto il candidato più favorito a dirigere la società di Redmond, destinato a occupare il posto del dimissionario Steve Ballmer.
Con il massimo dirigente della nota casa automobilistica americana che si tira apertamente fuori, prosegue la ricerca di un nuovo amministratore delegato per Microsoft. Come sempre quanto dichiarato potrebbe non significare nulla: potrebbe infatti essere anche un “gioco” per fare alzare la posta, ma Bill Gates (coinvolto in prima persona nella ricerca secondo Re/code) e soci del board devono a questo punto, cercare anche da altre parti.
Il problema è che la ricerca sta diventando quasi una sceneggiata. Fino a qualche settimana addietro il consiglio di amministrazione della multinazionale di Redmond aveva affermato che il nuovo a.d. sarebbe arrivato entro Natale del 2013, successivamente ha invece fatto sapere che la ricerca sarebbe continuata anche nel 2014.
I possibili candidati sembra che inizialmente fossero più di 100, almeno stando a quanto ha scritto John Thompson, membro del consiglio di amministrazione. In un post sul blog aziendale, Thompson aveva affermato che la rosa era stata in seguito ristretta a 20 persone, tutti con enormi potenzialità, facendo sapere che la ricerca iniziale ha coinvolto diversi settori e che vi erano stati colloqui con decine di diversi candidati.
Stephen Elop, uno dei “papabili” al ruolo di CEO, a novembre dello scorso anno aveva agitato alcuni ambienti, dichiarando che era dell’idea di sbarazzarsi delle divisioni Bing e Xbox e portare Office su tutti i dispositivi possibili, iPad compreso e in primis.
Altri candidati al ruolo di amministratore delegato, almeno secondo voci che circolano nel settore, sono: Tony Bates, responsabile della divisione Skype di Microsoft, Satya Nadella attuale Vice president della divisione Cloud ed Enterprise e Kevin Turner attuale direttore operativo della società. Era stato fatto anche il nome di Steve Mollenkopf di Qualcomm, ma quest’ultimo è stato nel frattempo promosso CEO nella sua attuale azienda.
Tra le decisioni che il successore di Ballmer dovrà essere in grado di intraprendere e portare a termine, la prima senza dubbio è di formulare e mettere in pratica strategie migliori che permettano a Microsoft di guadagnare terreno nel settore mobile. Secondo alcuni analisti in questo settore Redmond ha già compiuto enormi progressi, grazie all’acquisizione della divisione smartphone di Nokia e ai continui miglioramenti integrati in Windows 8.