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Come Microsoft ha affossato Nokia (e se stessa) nel mercato smartphone

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L’uscita di scena di Nokia è stato un boccone difficile da inghiottire per molti appassionati di tecnologia: il più popolare brand della telefonia (e forse l’azienda Europea più importante degli anni 2000) è passato dalle stelle alle stalle in una manciata di anni. Errori strategici, scelte scellerate e svarioni inattesi hanno decretato la fine di un marchio amato, che forse avrebbe avuto ancora molto da dire.

La percezione comune è che la pietra tombale sul destino di Nokia sia stata messa in opera nel momento in cui l’azienda ha deciso di stringere l’alleanza con Microsoft e supportare Windows Phone come sistema operativo successore al glorioso Symbian.

Con il senno di poi alcuni dati reperibili online sembrano dare ragione a tale percezione, almeno osservando la popolarità di Nokia nel corso del tempo su Google Trend, oltre alle vendite della linea Lumia, lanciata dal Nokia come rappresentativa dei telefoni equipaggiati con Windows Phone.

nokia lumia google trend

Osservando il grafico delle ricerche del brand Nokia online è evidente come il declino della popolarità di Nokia sia iniziato verso la fine del 2011, quando l’azienda lanciò i primi Lumia nel mercato smartphone, frutto della partnership fra Nokia e Microsoft. Dopo l’ultimo colpo di coda nel dicembre 2011, la popolarità del brand Nokia iniziò la sua parabola discendente, mentre il brand Lumia provava una timida salita verso l’alto.

E’ evidente come il valore del marchio finlandese abbia aiutato a trascinare la linea di prodotti Lumia, un’evidenza ancor più marcata se consideriamo l’andamento su Google Trend delle ricerche online per la parola chiave Lumia, in crescita o comunque stabili fino al dicembre 2014 ma poi ancora in caduta libera.

lumia google trend

Nell’ottobre 2014 infatti Microsoft abbandona ufficialmente il brand Nokia per i suoi smartphone, che non vengono più chiamati Nokia Lumia ma Microsoft Lumia. Dopo il 2014, non solo la popolarità dei Lumia crolla vertiginosamente ma anche le vendite, come testimoniato dal seguente grafico pubblicato dall’analista Benedict Evans.

vendite lumia

Se due indizi non fanno una prova, la correlazione fra gli eventi e il crollo sul mercato dei brand Nokia e Lumia sembra però immediata: il passaggio di Nokia a Windows Phone ha decretato la caduta di Nokia, successivamente venduta a Microsoft; allo stesso modo l’abbandono di Microsoft di un brand importante e conosciuto come quello di Nokia sembra allo stesso modo correlato al collasso delle vendite e della popolarità dei dispositivi Lumia, con conseguente disastro per Windows Phone.

Nella situazione attuale è la stessa Microsoft ad aver accennato alla possibilità che per la linea Lumia non ci sia un domani: “Microsoft continuerà a sviluppare Windows 10 Mobile e a supportare i telefoni Lumia come il Lumia 650, Lumia 950 e Lumia 950 XL, e cellulari di partner OEM come Acer, Alcatel, HP, Trinità e VAIO” dice ufficialmente Redmond commentando la cessione della sua attività e del brand Nokia a Foxconn. Una frase secca che sembra non lasciare aperta la possibilità che in futuro possano esistere nuovi Lumia targati Microsoft.

Se ora ci siano realmente la basi per una rinascita del glorioso marchio finlandese è difficile a dirsi e probabilmente la risposta più sensata è negativa; è però difficile esimersi dal pensare a cosa avrebbe potuto essere Nokia se l’azienda avesse fatto scelte differenti, fra cui soprattutto scansare l’offerta di Microsoft.

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