La Federal Trade Commission FTC e Microsoft si affronteranno in tribunale il 3 gennaio per stabilire il destino della mega acquisizione di Activision Blizzard che il colosso di Windows ha annunciato all’inizio del 2022 per la stratosferica somma di 69 miliardi di dollari.
Si tratta di una delle acquisizioni più grandi di sempre, non solo per Microsoft, ma per l’intero settore dei videogiochi e anche dell’elettronica di consumo. Una operazione che potrebbe persino modificare il DNA della multinazionale di Redmond per proiettarlo meglio nel futuro, anche nel mitico Metaverso, tutto questo a patto però che venga completata, perché sia le autorità USA che in Regno Unito ed Europa hanno sollevato dubbi e avviato indagini.
Per la Federal Trade Commission FTC l’acquisizione è un rischio perché concentra ancora più videogiochi, mercato e utenti nella mani di Microsoft che già opera con successo in questo settore con Xbox, riducendo le possibilità dei concorrenti. Per Holly Vedova, direttore FTC «Microsoft ha già dimostrato che può e vuole trattenere i contenuti dai suoi rivali nei videogiochi», come dichiarato nella denuncia avviata a inizio dicembre 2023 nel tentativo di bloccare l’acquisizione.
L’obiettivo della FTC è «Impedire a Microsoft di ottenere il controllo di uno dei principali studi di gioco indipendenti e di utilizzarlo per danneggiare la concorrenza in molteplici mercati di gioco dinamici e in rapida crescita». Ma secondo gli osservatori riportati da Engadget, non sarà facile per la FTC dimostrare che l’acquisizione Microsoft di Activision Blizzard danneggerà o peggiorerà la posizione di concorrenti e consumatori finali.
Questo perché Microsoft non ha intenzione di effettuare una fusione orizzontale che porti alla completa cancellazione di un concorrente diretto. Non solo: Microsoft ha ripetutamente dichiarato di essere pronta ad effettuare concessioni per convalidare l’acquisizione, fino a spingersi a siglare accordi per rilasciare Call of Duty per le console dei marchi concorrenti per almeno 10 anni, non solo su Sony PlayStation, ma per la prima volta portando la saga anche su Nintendo.
Il punto di vista di Microsoft è diametralmente opposto «La commissione non può far fronte al suo onere di dimostrare che la transazione lascerebbe i consumatori in condizioni peggiori, perché la transazione consentirà ai consumatori di giocare ai giochi di Activision su nuove piattaforme e accedervi in modi nuovi e più convenienti» ha scritto Microsoft in una dichiarazione legale il mese scorso. Tutto vero, ma la strada è in salita con indagini in corso in Regno Unito e anche in Unione europea.
Blizzard rilascerà Diablo IV il 6 giugno 2023, purtroppo non per Mac.