In attesa dei risultati relativi all’ultimo trimestre fiscale di Apple che saranno annunciati questa sera intorno alle 22 ora italiana, possiamo dare uno sguardo ai risultati Microsoft per lo stesso periodo. La multinazionale di Redmond ha presentato i propri risultati questa notte, annunciando un utile netto pari a 5,6 miliardi di dollari su 26,5 miliardi di dollari di fatturato. L’utile netto è sceso del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso ma la società evidenzia l’investimento di 243 milioni di dollari per l’integrazione e ristrutturazione della divisione mobile di Nokia acquistata lo scorso anno.
Dai risultati emergono numeri positivi per quanto riguarda le vendite di Lumia (10,5 milioni di unità vendute, con un +28% rispetto all’anno precedente) e della linea Surface (ricavi +24% rispetto allo scorso anno, pari a 1,1 miliardi di dollari). Non è chiaro quanti Surface sono stati venduti ma appare evidente che il dispositivo ha finalmente cominciato a fare breccia tra gli utenti, rispetto ai deludenti risultati della fase di lancio delle prime versioni. Pare che ogni tre Surface venduti, due siano Surface Pro 3 e uno Surface 2.
Alle perdite di Windows come sistema operativo, Microsoft risponde con i servizi cloud/server con entrate che dovrebbero compensare quanto perduto. I ricavi nel settore server sono, infatti, cresciuti del 9% e quelli nel cloud addirittura del 116% (merito di prodotti quali Office 365, Azure e altri). Gli utenti Office 365 sono cresciuti (9,2 milioni contro i 3,5 milioni dell’anno prima) ma le entrate specifiche sono in calo, in particolare nel mercato giapponese.
Nel settore intrattenimento, Microsoft ha dichiarato di avere venduto 6,6 milioni di console Xbox (sia Xbox 360, sia Xbox One), risultati buoni ma in calo rispetto alle 7,4 milioni di unità complessive vendute nello stesso periodo del 2013. Non è stato specificato esattamente quante siano le Xbox One e Xbox 360 vendute, ma è stato spiegato che c’è un calo naturale nelle vendite della vecchia console.
Il mercato PC è in calo con le vendite agli OEM che registrano un -13%. Le perdite in particolare riguardano il business delle licenze ai produttori di computer e le licenze a basso costo per i computer venduti a studenti e insegnanti. Qualche analista azzarda che ad ogni modo potrebbe esserci una ripresa e Microsoft per l’autunno di quest’anno potrebbe avere a breve il prodotto giusto per tentare la risalita: Windows 10.