Con la configurazione di serie il nostro MacBook Pro 2011 con Core i7 da 2,2GHz si avvia in circa 1 minuto: occorrevano poi diversi altri secondi per ottenere il controllo della scrivania: secondo le prove cronometrate è possibile cominciare a lavorare dopo circa 1 minuto e 20 secondi. Dopo l’installazione dell’unità SSD OWC Mercury Extreme Pro 6G proposta da BuyDifferent il tempo di avvio dello stesso MacBook Pro è sceso a solamente 20 secondi. Investendo nell’acquisto di una unità SSD possiamo rendere il nostro Mac 4 volte più veloce in fase di avvio, spegnimento e notevolmente più veloce anche durante il lavoro di tutti i giorni.
Solo chi ha provato anche per pochi istanti un MacBook Air di Apple o il nuovo MacBook Air Retina può avere un’idea dell’immenso balzo delle prestazioni reso possibile sostituendo il disco fisso con una unità SSD. Il guadagno in termini di prestazioni non si limita ovviamente ai tempi di avvio e spegnimento. In ogni operazione che prevede la scrittura o la lettura dei dati sul disco fisso, passando a un SSD i tempi si accorciano in modo esponenziale, rendendo il Mac più veloce in tutte le operazioni.
La recensione e i tutorial completi Fai Da Te
In questo articolo trovate le considerazioni, i Pro e i Contro sull’installazione di un SSD in un portatile Apple con telaio unibody. I componenti utilizzati proposti da BuyDifferent sono mostrati nella galleria fotografica più in basso. La sostituzione del disco fisso di serie del Mac con una unità SSD non rappresenta un problema nei Mac unibody della ultime generazioni. Risulta invece un po’ più complesso rimuovere l’unità ottica Superdrive per installare il telaio Optibay per poter montare così un secondo disco fisso oppure un SSD secondario. Tutti questi passaggi sono illustrati nelle guide fotografiche Fai Da te, passo per passo: i link alle istruzioni verranno inseriti in calce in questo articolo man mano che verranno pubblicati.
Con l’SSD cambia tutto
I tempi di avvio e spegnimento di riducono di 4 volte circa, rendendo il nostro portatile Mac un sistema molto più veloce, permettendoci di iniziare a lavorare e di chiudere la sessione in pochi secondi. Come accennato in apertura, invece di quasi un minuto e mezzo, tempo necessario per l’avvio con disco fisso, dopo l’installazione della unità SSD i tempi si accorciano a solamente 20 secondi. Eliminando completamente il disco fisso si riducono sensibilmente anche i tempi di spegnimento che possono arrivare fino anche a solamente 4 secondi. La differenza rispetto all’HDD è abissale.
Queste prestazioni elevate sono a nostra disposizione anche durante le sessioni di lavoro. Utilizzando il software QuickBench abbiamo misurato il divario nelle prestazioni in lettura e scrittura passando dal disco fisso Toshiba da 5.400 giri al minuto, di serie nel MacBook Pro 15 pollici del 2011 alla nuova e velocissima unità SSD OWC Mercury Extreme Pro 6G. Nella gestione dei file di grandi dimensioni, compresi tra 20MB e 100MB la lettura passa da 51,30MB al secondo a ben 485MB al secondo: 9 volte più veloce con una percentuale di incremento del 945%.
Nella scrittura, sempre per file di grandi dimensioni (20-100MB) le prestazioni passano dai precedenti 51,38MB con l’HDD Toshiba a ben 432,54MB al secondo: l’incremento delle prestazioni è pari a un fattore di 8 volte con un aumento dell’842% circa. Il balzo risulta notevole anche se leggermente inferiore alle percentuali stratosferiche appena riportate, nel caso della gestione dei file di piccole dimensioni. La lettura sequenziale passa da 48,8MB al secondo a 207,32MB al secondo, una velocità di 4,2 volte superiore, pari a un incremento del 424%. Simile l’incremento nella scrittura sequenziale che passa da 47,2MB al secondo a 207,93MB al secondo, un incremento di 4,4 volte corrispondente a una percentuale del +440%. L’abisso in termini di prestazioni a favore dell’unità SSD risulta infine più marcato nell’accesso casuale ai file: qui passiamo dagli 11,47MB al secondo in lettura ai 195,15MB al secondo, un balzo di 17 volte per una percentuale di miglioramento del 1.700%. Leggermente inferiore ma sempre stratosferico l’incremento nella scrittura casuale di piccoli file che passa da 14,13MB al secondo a 203,49MB al secondo, un balzo di 14,40 volte e un incremento del 1.440%.
Oltre le percentuali: Mac super veloce nel lavoro di tutti i giorni
Abbandoniamo le percentuali per osservare il lavoro e l’uso del Mac quotidiano munito di SSD. Dopo l’avvio in tempi record, in grado di tenere testa non solo ai MacBook Air e al nuovo elegante MacBook Pro Retina, ma anche di far impallidire la maggior parte dei notebook Windows in circolazione. Sotto le nostre dita abbiamo un super Mac con turbo in cui scompare quasi per sempre la rotella multicolorata per le attese. Quando lanciamo un software o apriamo un file, il Mac risponde senza alcuna latenza e in un battito di ciglia presenta il programma o il documento richiesti.
Gli utenti che dispongono di un Mac con processore Intel Core delle ultime generazioni, o anche macchine più datate, possono finalmente rendersi conto che il vero e più importante collo di bottiglia del proprio sistema non è né la memoria né il processore, bensì proprio il disco fisso. Questa è la geniale intuizione che ha spinto Apple a creare i MacBook Air, portatili super leggeri, sottili ma soprattutto velocissimi, proprio perché basati sulle unità SSD.
Gli utenti del mondo PC-Windows e anche quelli più scettici tra gli utenti Mac che hanno criticato le prime generazioni di MacBook Air perché dotate di processori datati (questo è successo alcuni anni fa con gli Air con Core 2 Duo da 1,4 e 1,6GHz quando Intel già forniva da tempo le prime serie Intel Core i3, i5 e i7) avrebbero dovuto provare anche per pochi minuti uno di questi sistemi con SSD prima di pronunciare il verdetto di bocciatura. Infatti anche se questi sistemi montavano processori considerati obsoleti dal mercato, risultavano nel lavoro pratico di tutti i giorni più veloci di numerosi portatili nuovi di zecca, muniti di processori molto più veloci ma rallentati in ogni operazione dalla latenza elevata e dallo scarso rapporto MB al secondo ogni volta che il sistema accedeva in lettura o scrittura al disco fisso.
Le operazioni di lettura e scrittura rappresentano una percentuale consistente del lavoro e della gestione di un computer in ogni istante. Certo montando una unità SSD non possiamo migliorare le prestazioni grafiche con i videogiochi o i tempi necessari per calcolare un rendering complesso: l’upgrade all’SSD non modifica la potenza di elaborazione del processore e della scheda video integrati. Ma eliminando il disco fisso tradizionale e montando un SSD scopriremo che la maggior parte dei rallentamenti che abbiamo dovuto sopportare fino a oggi sono proprio dovuti al disco fisso.
In definitiva: quando conviene o meno installare l’SSD
Per tutte le ragioni illustrate fino a questo punto l’installazione di un SSD è un upgrade consigliato alla maggior parte degli utenti Mac. L’investimento è superiore rispetto all’espansione di memoria RAM oppure all’integrazione di un disco fisso (o unità ibrida) più capienti, in ogni caso il balzo notevole offerto in termini di prestazioni è tale da rinnovare quasi completamente il nostro Mac.
L’upgrade a SSD è caldamente raccomandato a chi dispone di un Mac degli ultimi 3 anni: eliminando il collo di bottiglia rappresentato dal disco fisso, il nostro sistema sarà finalmente in grado di sprigionare l’elevata potenza di calcolo dei processori Intel e delle schede grafiche delle ultime generazioni.
Gli utenti che dispongono di un portatile Mac più vecchio di 3 anni possono prendere in considerazione l’acquisto e l’installazione di una unità SSD invece di comprare un nuovo computer. Visto in questa ottica l’SSD non è più un upgrade costoso ma diventa persino una alternativa molto più economica rispetto all’acquisto di un nuovo Mac. Questo ovviamente è possibile per gli utenti che lavorano con programmi e app che non richiedono prestazioni grafiche elevate: per chi lavora molto con foto, video e grafica 3D o anche per chi desidera usare il Mac per i videogiochi, l’unità SSD velocizza il sistema ma non le prestazioni in questi ambiti. In tutti gli altri casi l’upgrade da HDD a SSD è una alternativa che oggi merita di essere presa in seria considerazione.
PRO
Incremento eccezionale delle prestazioni
Avvio e spegnimento rapidissimi
Con l’SSD il Mac diventa un nuovo sistema
L’installazione dell’SSD risulta semplice nei portatili Mac unibody
CONTRO
Il prezzo cresce molto in proporzione alla capacità
L’installazione può essere più complessa nei portatili Mac non unibody
Prezzo e disponibilità
Per velocizzare il nostro Mac con una unità SSD abbiamo utilizzato il modello OWC Mercury Extreme Pro 6G da 240GB ad alte prestazioni proposto da BuyDifferent: il prezzo di listino era di 449 euro, ora è disponibile con il 22% di sconto a 349 euro. Il taglio da 240GB rappresenta al momento il migliore compromesso tra il prezzo degli SSD e la capacità a disposizione. Oltre a installare l’SSD al posto del disco fisso abbiamo utilizzato il kit Optibay di BuyDifferent: proposto al prezzo di listino di 109 euro, ora può essere acquistato in sconto a solo 89 euro. Il telaio Optibay si inserisce nel vano che ospita il Superdrive nei portatili Mac, permettendo di installare una seconda unità da 2,5 pollici che può essere il vecchio disco fisso oppure un altro SSD. Incluso nel kit Optibay di BuyDifferent troviamo anche uno chassis esterno: un volta rimosso il Superdrive dal Mac, possiamo inserirlo nello chassis incluso per trasformarlo in una unità ottica esterna USB.
Ulteriori dettagli sui componenti utilizati sono forniti nei Tutorial – Fai Da Te che completano questa rencesione:
Metti il turbo al Mac con l’SSD – Parte 1 installare l’SSD
Metti il turbo al Mac con l’SSD – Parte 2 rimuovere il Superdrive e installare Optibay
Metti il turbo al Mac con l’SSD – Parte 3 creare un Superdrive esterno