Microsoft, Epic Games, Meta e altre 33 aziende hanno formato un gruppo per uniformare il metaverso: l’organizzazione si chiama poco fantasiosamente Metaverse Standards Forum e si pone l’obiettivo di promuovere standard aperti e interoperabili per la realtà aumentata e virtuale, geospaziale e per la tecnologia 3D. Spicca l’assenza di Apple.
Lavoreranno soprattutto su cose come gli eventi hackathon e su strumenti di prototipazione a supporto di standard comuni, ma sono anche interessati a sviluppare una “terminologia coerente” per conformare tra loro i vari metaversi in arrivo. Oltre alle società di cui sopra, i membri fondatori del gruppo includono importanti entità pre-metaverso come il World Wide Web Consortium (W3C), Nvidia, Qualcomm, Sony Interactive Entertainment e Unity, oltre a quelle più recenti come Lamina1, una startup di pagamenti blockchain co-fondata da Neal Stephenson, autore divenuto celebre per il romanzo Snow Crash.
Tuttavia, mancano alcuni grandi nomi. Ad esempio non c’è traccia di Apple, che pure sta lavorando sulle tecnologie VR e AR da anni. Anche Niantic e Roblox, che hanno fatto passi da gigante nella fusione di giochi e mondi virtuali, sono tra gli assenti. Comunque non è detto che non decidano di unirsi più avanti, quando l’organizzazione sarà ormai avviata e comincerà a tenere le prime riunioni (fissate per l’anno in corso).
I leader del settore ritengono che il potenziale del metaverso sarà realizzato al meglio solo se sarà costruito su una base di standard aperti. Costruire un metaverso aperto e inclusivo su larga scala richiederà una costellazione di standard di interoperabilità aperti.
Il metaverso, lo ricordiamo, è un termine generico utilizzato per descrivere mondi virtuali, VR e AR. Realizzare standard aperti non significa necessariamente che le aziende creeranno “il metaverso” come uno spazio interconnesso come il World Wide Web (Epic definisce il suo gioco Fortnite come un metaverso autonomo, ad esempio). Gli standard aperti potrebbero invece facilitare la vita degli sviluppatori, che potrebbero ad esempio creare lo stesso contenuto per piattaforme diverse, oppure consentire agli utenti di spostare i dati da un servizio all’altro.
Nelle scorse ore Tim Cook ha consigliato di rimanere sintonizzati perché Apple mostrerà la sua realtà aumentata con al centro l’umanità. Il primo visore Apple è atteso tra la fine di quest’anno e la prima metà del 2023.