Grazie alla prova di un prototipo Mark Gurman di Bloomberg offre un’anteprima di Meta Quest 3, nome in codice interno Eureka: diverse caratteristiche e funzioni saranno presenti anche in Apple Reality Pro, ma i due visori avranno prezzi e utenti estremamente diversi, anche se secondo Gurman finiranno per contendersi utenti e mercato nel giro di pochi mesi.
Entrambi i visori saranno sottili e leggeri e avranno un focus speciale sulla Realtà Aumentata AR. Mentre Quest 2 offre solo videocamere in bianco e nero e in Quest Pro c’è solo una videocamera a colori, il prossimo Quest 3 ne avrà due a colori per offrire una esperienza di video pass-trough migliore.
Quando l’utente lo desidera può osservare l’ambiente circostante che viene mostrato a schermo in modo fedele. Indossando Quest 3 per esempio è possibile vedere dove è appoggiato lo smartphone e rispondere a una chiamata, il tutto senza dover togliere il visore, come è necessario fare invece ora.
Meta Quest ProL’esperienza di realtà aumentata AR migliora per la resa dei colori, trasparenza e sovrapposizioni di computer grafica e realtà, dettagli che invece non hanno convinto i primi recensori di Quest Pro che indicano colori sbiaditi, tremolii o troppo saturazione a seconda della luce ambientale.
Un altro miglioramento in ambiente AR è dato dall’impiego di sensori di profondità, uno in alto al centro del visore e altri due nei due controller ridisegnati in stile Quest Pro. La soluzione permette di tracciare i movimenti della mani in modo molto più preciso rispetto all’impiego esclusivo di videocamere, come avviene in Quest 2.
Niente tracciamento oculare e del volto
In Quest 3 però non è presente il tracciamento oculare, tecnologia sofisticata e costosa che invece è prevista in arrivo in Apple Reality Pro. Rilevando dove l’utente guarda permette di aumentare ulteriormente la precisione dei controlli, inoltre rende possibile il foveated rendering.
Quest’ultima tecnologia, già impiegata nel visore Sony PS VR2 per PlayStation 5, informa il sistema su dove l’utente sta effettivamente guardando e concentrando la sua attenzione. Il computer assegna così priorità di calcolo e potenza GPU per disegnare con più dettagli e cura dove l’utente sta effettivamente guardando, risparmiando invece dettagli e risorse per il resto della scena e degli elementi a schermo che si trovano nelle aree di visione periferica.
Una tecnologia importante per la qualità percepita dell’output sia in realtà aumentata che virtuale, ma fondamentale anche perché permette di risparmiare potenza di calcolo, GPU e batteria, essenziali in ogni dispositivo mobile.
Nel confronto sulla carta Apple Reality Pro sembra offrirà anche una videocamera per rilevare le espressioni del volto dell’utente, tecnologia e funzione invece assenti in Quest 3.
Apple Reality Pro vs Meta Quest 3, come iPhone e Android
Secondo il giornalista di Bloomberg Meta Quest 3 costerà di più dell’attuale modello Quest 2, ma precisa anche che il prezzo sarà sensibilmente inferiore rispetto a Quest Pro che finora non ha convinto e non sembra vendere come sperato
Ricordiamo che Quest Pro è stato introdotto a fine 2022 a 1500 dollari: nel giro di pochi mesi è stato rapidamente riposizionato a marzo di quest’anno con un taglio di listino di ben 500 dollari, portando il prezzo a 1.000 dollari, in Italia 1.200 euro. Per il visore Apple si prevede un prezzo fino a 3.000 dollari dovuto alle sofisticate tecnologie integrate, oltre che essere destinato per lo più agli sviluppatori.
Secondo Gurman assisteremo a quanto già successo con iPhone e Android, il primo più costoso con ecosistema chiuso, blindato o curato, a seconda dei punti di vista, mentre Android con sistema più aperto e dispositivi di ogni fascia, prezzo e qualità. Così mentre Meta Quest 3, in arrivo in autunno probabilmente a 500 – 700 dollari potrebbe diventare appetibile per gli utenti consumer, Apple Reality Pro punterà al top del mercato.
Mentre il confronto sulle specifiche tecniche provate nel prototipo di Quest 3 e attese di Reality Pro permette di farci un’dea più precisa dei due dispositivi, previsioni e confronti di mercato sembrano azzardati. Apple Reality Pro per sviluppatori e super appassionati di tecnologia non può e non deve competere con un dispositivo consumer: per uno scontro più diretto forse dovremo attendere ancora per visore o occhiali Apple di seconda generazione.
Tutto quello che sappiamo finora sul primo visore Apple AR – VR è in questo appronfondimento di macitynet: la presentazione è attesa lunedì 5 giugno alla WWDC 2023: qui tutto quello che Apple potrebbe presentare.