Nel 2021 Apple ha inflitto un duro colpo a Meta – Facebook introducendo regole di privacy più severe che hanno impedito la pubblicità altamente mirata, con perdite stimate di 10 miliardi di dollari per il social: per evitare in futuro altri incidenti di questo tipo, Meta sta creando un motore di ricerca Internet proprietario per potenziare il suo chatbot AI.
Finora il chatbot AI di Meta impiegato in Facebook e Instagram sfrutta sia Google che Microsoft Bing per rispondere a domande su notizie recenti ed eventi. La strategia di Zuckerberg punta a ridurre la dipendenza di Meta – Facebook – Instagram – Threads da Google e Microsoft.
Una crescente attività di software di raccolta dati, per indicizzare pagine e contenuti Internet, è stata rilevata online fin da questa estate e attribuita a due nuovi crawler di Meta.
In agosto Meta ha svelato l’esistenza e l’attività dei software crawler, dichiarando genericamente che si trattava di operazioni per “Addestramento modelli AI o miglioramento prodotti”. Secondo The Information invece l’obiettivo è quello di realizzare le fondamenta del motore di ricerca proprietario, un progetto assegnato a una divisione dedicata, in funzione da almeno otto mesi, guidata dal senior angineering manager Xueyuan Su.
Ma Meta non è l’unica società che sembra pronta a sfruttare l’onda AI per alleggerire la dipendenza dal motore di Big G. Da diversi anni emergono periodicamente indicrezioni dei lavori di Apple per realizzare un suo motore di ricerca, con gli ultimi indizi scovati nel codice più recente di App Store.
Infine le più promettenti startup di Intelligenza Artificiale, in primis OpenAI e Perplexity, stanno lavorando o propongono già agli utenti motori di ricerca alternativi a Google. Dopo decenni di dominio Google il mercato delle ricerche online sembra sarà rivoluzionato dall’avvento degli agenti AI. Naturalmente Big G non sta ferma a guardare.
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