Mark Zuckerberg, il capo esecutivo di Meta, ha spiegato che l’ondata di licenziamenti in azienda non è ancora finita, e dopo i 4000 licenziamenti dell’ultima settimana, l’azienda manderà a casa altri dipendenti a maggio.
A riferirlo è il sito MarketWatch spiegando che l’azienda che controlla Facebook e Instagram, dopo il taglio di 21.000 dipendenti dalla fine dello scorso anno, avrebbe deciso di rallentare massicciamente le assunzioni. Zuckerberg lo ha riferito ai dipendenti in un’assemblea che si è svolta giovedì 20 aprile.
Lo scorso mese, Mark Zuckerberg aveva dichiarato: “Sarà dura e non c’è modo di evitarlo. Nei prossimi due mesi i leader delle organizzazioni annunceranno piani di ristrutturazione incentrati sul ridimensionamento delle nostre organizzazioni, sulla cancellazione di progetti meno prioritari e per la riduzione dei nostri tassi di assunzione”.
Recenti licenziamenti hanno riguardato anche divisioni che si occupano dello sviluppo di giochi VR, ovvero Ready at Dawn e Downpour Interactive.
Per il momento gli investitori sembrano premiare il piano ridimensionamento e dopo i vari annunci si è sempre registrata un’impennata in borsa. La società annuncerà i risultati del primo trimestre il 26 aprile.
Meta non è l’unica ad avere avviato una corposa campagna di licenziamenti: Amazon ha tagliato 18.000 posti a inizio anno, seguiti da ulteriori 9.000, situazioni simili si sono registrate in Disney, Ericsson, Spotify, Google e Microsoft. Persino Apple avrebbe iniziato a ridurre il personale nonostante abbia adottato preventivamente strategie che l’hanno portata a essere colpita meno dal problema dei licenziamenti.
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