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La metà di tutti gli iPhone sarà costruita in India nel 2027

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Un nuovo rapporto suggerisce che la metà di tutti gli iPhone potrebbe essere prodotta in India entro il 2027: l’ultima tabella di marcia segue le precedenti stime del 25% entro il 2025. Il rapporto dalla Cina afferma che i fornitori locali stanno già sentendo gli effetti degli sforzi di Apple di spostare la produzione fuori dal Paese del Dragone, con il Vietnam che beneficia anche del piano della società di Cupertino per ridurre la sua dipendenza dalla Cina.

E’ da tempo che Apple avverte la necessità di ridurre la dipendenza dalla Cina, ma la pandemia ha reso ancora più chiari i rischi di essere dipendenti da un unico paese. Si stima che le recenti interruzioni legate al COVID-19 nel più grande impianto di assemblaggio di iPhone del mondo siano costate all’azienda un miliardo di dollari a settimana.La metà di tutti gli iPhone sarà costruita in India nel 2027

Una ricerca di Bloomberg mostra che, attualmente, solo il 2,27% delle strutture dei fornitori di Apple si trova in India, mettendolo all’8° posto dietro Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Regno Unito, Taiwan, Francia e Corea del Sud. Ma il ritmo del cambiamento è già significativo.

Si stima adesso che l’India potrebbe produrre uno su due degli iPhone venduti in tutto il mondo già entro il 2027, rispetto allo stato attuale che vede la produzione massima al 5 per cento, secondo una previsione della scorsa settimana di Luke Lin, analista presso l’unità di ricerca del quotidiano DigiTimes di Taiwan.

Le spedizioni di iPhone in India sono raddoppiate da aprile a dicembre 2022, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche la quota di produzione del Vietnam di MacBook e AirPods di Apple dovrebbe aumentare considerando che appaltatori, compresi quelli cinesi, si sono precipitati in quelle zone per allestire i propri impianti.

Adesso, ci sono alcune indicazioni degli effetti del lavoro in corso di Apple sullo spostamento della produzione dalla Cina. Goertek, che produce parti acustiche per gli AirPod e altri dispositivi nella provincia di Shandong nella Cina orientale da due anni, è un altro esempio.

La società quotata a Shenzhen ha ridotto la sua stima degli utili per il 2022 del 60 per cento, citando una richiesta di un “grande cliente estero” di interrompere la produzione di un dispositivo acustico smart. Anche se l’azienda non ha nominato il cliente, gli analisti – tra cui anche Ming Chi Kuo – hanno individuato il dispositivo come AirPods Pro (qui la nostra recensione del modello di seconda generazione).

La sfida per Apple è quella di spostare la produzione pur mantenendo i tradizionali standard di produzione particolarmente elevati. Da notare che Apple, storicamente, ha lavorato a stretto contatto con i fornitori cinesi per raggiungere gli standard di qualità prefissati.

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