Stando alle indiscrezioni Meta avrebbe accantonato il presunto smartwatch con doppia fotocamera e sembra abbia anche deciso di smettere di vendere i dispositivi Portal agli utenti finali. Da anni si parla dello sviluppo di questo particolare smartwatch da parte della casa madre di Facebook, ma secondo le indiscrezioni più recenti il progetto sarebbe stato sospeso per concentrare l’attenzione su altri dispositivi indossabili.
Si diceva che lo smartwatch Meta, con le sue due fotocamere, sarebbe stato un possibile concorrente di Apple Watch: con prezzo a partire da 349 dollari, il prototipo più recente offriva sensori per il monitoraggio dell’attività e della frequenza cardiaca, un calendario e una galleria fotografica, tra le altre, con una batteria che dura intorno alle 18 ore.
Tra le app supportate c’erano Spotify, Whatsapp e Instagram Stories, ma non c’era un App Store per installarle, perché l’idea era di far gestire il dispositivo usando l’account Facebook, che si poteva usare anche per pubblicare post sui propri account social direttamente dal polso.
Il dispositivo inoltre aveva il W-iFi, il GPS e una eSIM, oltre a un quadrante rimovibile dotato di due pulsanti, uno dei quali pare fosse rotante come la Corona di Apple Watch. Si dice inoltre che questo smartwatch avrebbe potuto avere anche la capacità di interpretare i movimenti del polso per l’interazione nel metaverso tramite gesti.
Il punto di forza era costituito proprio dalle due fotocamere, una frontale da 5 MP per le videochiamate e una posteriore da 12 MP per scattare foto alla James Bond, e pare che proprio quest’ultima avesse creato diversi problemi durante lo sviluppo, perché la sua posizione interferiva col funzionamento dei sensori. Ma come dicevamo il progetto pare sia stato sospeso e si ritiene che problemi ben più gravi di questi abbiano influito sulla decisione di lasciar perdere.
Come accennato in apertura pare che Meta abbia anche intenzione di smettere di vendere i suoi dispositivi Portal agli utenti finali per trasformarli in una linea di prodotti rivolta alle aziende. Di conseguenza le attuali versioni consumer saranno interrotte, e le unità ormai prodotte continueranno ad essere vendute fino a esaurimento scorte. Il supporto agli utenti invece continuerà ancora per un po’, mentre lo sviluppo delle funzioni future sarà dedicato soltanto alle app aziendali.
I dispositivi Portal non hanno mai avuto un grande successo come quelli di Amazon e Google, ma hanno comunque registrato un’impennata di vendite durante la pandemia di coronavirus (si parla di 600.000 pezzi venduti nel 2020 e 800.000 nel 2021) perché ha consentito alle persone di restare in contatto in maniera digitale, specie per chi ha dovuto cimentarsi nel telelavoro.