Una giuria federale di Austin (Texas) ha stabilito che Meta – la società sotto il cui cappello include Facebook e Instagram – avrebbe violato due brevetti di Voxer, società che ha sviluppato l’app walkie-talkie omonima che consente di ricevere e inviare messaggi vocali in qualsiasi momento. L’app in questione è stata creata da un ex berretto verde dell’esercito.
La società del social media – spiega Military Times – è stata condannata a pagare circa 175 milioni di dollari per danni. L’app Voxer è stata presentata nel 2011 e aveva ricevuto il premio come Best Overall App nell’ambito del primo Silicon Valley Business App Awards nel 2013. Facebook aveva contattato lo sviluppatore dell’app per proporre una collaborazione, elementi che avevano portato quest’ultimo a condividere suoi brevetti e informazioni riservate con l’azienda del social.
“Giacché i primi incontri furono infruttuosi, non portando a un accordo, Facebook considerava Voxer un competitor benché all’epoca Facebook non disponesse di prodotti per video live o voce”, si legge nel fascicolo giudiziario. “Facebook revocò l’accesso di Voxer a componenti chiave sulla piattaforma Facebook e presentò Facebook Live nel 2015 seguito da Instagram Live nel 2016. Entrambi i prodotti integrano tecnologie di Voxer e violano suoi brevetti”.
Secondo la giuria del Texas, Facebook Live e Instagram Live integrano due componenti di tecnologia Voxer che riguardano lo streaming dei media sulle reti. Meta contesta la decisione del tribunale, affermando di avere dato priorità a sistemi di messaggistica live video fin dal lancio di Facebook Live e Instagram Live. In una dichiarazione a TechCrunch, un portavoce di Meta ha riferito che l’azienda continuerà a lottare per risolvere il problema in tribunale. “Riteniamo che le prove in tribunale abbiano dimostrato che Meta non ha violato i brevetti di Voxer”, facendo capire che intende presentare ricorso avverso la sentenza.x