Meta ha annunciato i test su nuove funzionalità di secure storage per i backup delle chat cifrate end-to-end, una funzione che permetterà di proteggere i backup con PIN o codice e anche il backup su iCloud o Google Drive, preimpostata di default per le chat del servizio di messaggistica istantanea.
La cronologia dei messaggi con cifratura end-to-end su Messenger avviene attualmente sul dispositivo. Meta sta studiando anche una novità che dovrebbe permettere di attivare la crittografia end-to-end nelle chat singole (one-to-one), oltre che per le videochiamate, i messaggi vocali, le chiamate e le chat di gruppo (dove già la crittografia end-to-end è supportata).
Le due novità (qui i dettagli) arrivano casualmente dopo il coinvolgimento dell’azienda di Menlo Park in una indagine di polizia che ha chiesto l’accesso alle conversazioni avvenute tra una 17enne e la madre sui medicinali da utilizzare per l’interruzione di gravidanza, pratica vietata in diversi Stati USA dopo una clamorosa sentenza della Corte Suprema che sta creando non pochi problemi negli Stati Uniti. Se le chat fossero state protette dalla crittografia end-to-end, Meta non avrebbe potuto consegnarle alle forze dell’ordine.
La novità dovrebbe quindi consentire agli utenti di essere sul serio titolari delle proprie conversazioni, senza consentire a terzi, compresi i gestori della piattaforma, accesso ai messaggi, un passo avanti verso una maggiore sicurezza complessiva (percepita e consapevole).
Un primo test inizierà nei prossimi giorni con le app iOS e Android, ma questa funzione non sarà disponibile (almeno non subito) disponibile per la versione online di Messenger (quella utilizzabile dal web) o con il client desktop.
Tra le altre funzionalità segnalate come in arrivo, Meta indica che l’eliminazione di un messaggio su un dispositivo sarà a breve sincronizzata per tutti i dispositivi. La società promette l’arrivo della crittografia end-to-end predefinita per chiamate e conversazioni nel 2023.