Anche i marchi storici delle automobili hanno compreso l’importanza di software e sistema operativo: dopo Volkswagen, anche Mercedes ora vuole un suo sistema operativo per le auto.
Tesla è stata la prima a capire l’importanza del software nelle auto, ma altre case automobilistiche stanno man mano rendendosi conto che il software è la chiave del futuro in questo settore, dove oltre alla vettura conta anche il codice che gestisce tutti i componenti e che consentirà di affiancare/sostituire gradualmente il guidatore al volante; al momento il software a bordo delle auto è responsabile delle interfacce che vediamo nel cruscotto, ma è l’insieme di vari elementi software che può fare la differenza.
I vari produttori possono scegliere due strade: rivolersi a Google, che offre una sua soluzione chiavi in mano (Android Automotive), oppure provare lo sviluppo in proprio, strada scelta da Volkswagen (che ha una ambiziosa strategia in merito) e ora anche dalla connazionale Mercedes-Benz, che punta a creare MB.OS, sistema operativo specifico per i suoi veicoli.
La prima versione di MB.OS è prevista per il 2024 e Reuters riferisce che il marchio ha aperto un nuovo centro di sviluppo a Sindelfingen, un sobborgo di Stoccarda. il centro in questione è costato 200 milioni di euro e dovrebbe ospitare 750 sviluppatori che si occuperanno dello sviluppo del sistema.
È già un team consistente, ma è solo una parte della squadra prevista: è prevista l’assunzione di 3.000 dipendenti in tutto il mondo solo per creare e mantenere il sistema operativo. In totale, saranno circa 10.000 le persone all’interno del gruppo che dovrebbero lavorare solo sul software, indicazione dell’importanza di questo ramo per tutto il settore.
A supporto della sua strategia software, Mercedes-Benz ha firmato un accordo con Nvidia, per ottenere chip essenziali per il funzionamento del sistema operativo. Nvidia collaborerà anche allo sviluppo, in particolare sul versante delle tecnologie per la guida autonoma. Ad oggi, Tesla è una delle poche, se non l’unica, casa automobilistica ad aver creato chip dedicati a questo compito, ma anche l’azienda californiana si affida a una terza parte, in questo caso AMD, per la parte di infotainment.
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