L’agenzia GFK, partner dell’evento bi-annuale Photokina, ha rilasciato alcuni interessanti dati sul mercato della fotografia, che gettano nuove luci su un settore in tumultuosa trasformazione, spesso definito come “in crisi” a causa soprattutto dei sempre più evoluti cameraphone. In realtà l’analisi dei dati porta a conclusioni meno allarmanti di quanto si possa pensare.
La diffusione degli smartphone ha indubbiamente portato negli ultimi quattro anni ad una diminuzione delle vendite complessive passato dai 136 milioni di unità del 2010 agli 89 milioni del 2013. Nonostante ciò, nel corso di questi anni il prezzo di vendita medio delle fotocamere si è decisamente alzato, contenendo quindi la perdita di fatturato anno su anno; effetto derivato dal calo di vendite di compatte e dall’aumento nei segmenti di fotocamere premium a lente fissa, DSLR e mirrorless.
Proprio le mirrorless stanno guadagnando popolarità in quasi tutto il mondo: con la sola eccezione del territorio Nord Americano, dove probabilmente l’associazione “fotocamera di qualità = DSLR” resta un mito ancora duro a morire, nel resto del mondo le mirrorless vendono sempre di più, in particolare nei Paesi Asiatici. Infine gli utenti smartphone stessi non rinunciano a utilizzare primariamente una fotocamere dedicata in specifiche occasioni, come i viaggi, gli eventi o i momenti famigliari, per ottenere fotografie di maggior qualità, effetti impossibili con uno smartphone e avere maggiori controlli manuali. In definitiva si tratta sicuramente di un mercato in discesa, ma sotto certi aspetti capace di offrire anche diversi spunti di crescita.