Prezzi in calo per le memorie flash. Una riduzione di prezzo de moduli che sono alla base delle ormai diffusissime memorie allo stato solido viene notata dal sito taiwanese Digitimes che attribuisce il fenomeno alle strategie di Apple.
Secondo le fonti del Digitimes Apple in dicembre, come sempre accade, avrebbe abbassato gli ordinativi, per le minori necessità che ha di soddisfare le fabbriche che assemblano i suoi prodotti, in questo periodo al lavoro per il mercato dei primi tre mesi del nuovo anno, solitamente meno vivace degli ultimi tre mesi. Poiché proprio in dicembre sul mercato sono arrivati i primi quantitativi di chip da 50 nanometri, si sarebbe verificato un aumento improvviso delle quantità a magazzino e quindi un calo, quantificabile tra il 13 e il 25%, del prezzo dei chip.
La speranza dei produttori di memorie flash è che il business dei dischi fissi che fanno uso di queste tecnologie possa rendere più vivace il segmento, ma, nota il Digitimes, attualmente i computer con dischi SSD è ancora troppo alto per assistere ad un vero e proprio decollo già dai primi mesi del 2008.