Meg Whitman, l’attuale CEO di HP, è ottimista sul futuro della sua azienda, anche per ciò che che concerne il mercato dei tablet e la concorrenza con iOS e Android.
In un’intervista a CRN l’amministratrice delegata di Hewlett-Packard evidenzia con fermezza le decisioni prese dalla società negli ultimi mesi, in particolare la decisione di “aprire” il codice di webOS e renderlo open-source. “C’è una chiara visione di quello che stiamo cercando di realizzare”, dice Withman. “Alcune persone non ameranno questa visione, altre saranno molto entusiaste del progetto e di ciò che significherà un sistema operativo alternativo e open source che presenta dei concreti punti di forza.”
HP sarà impegnata anche nel mercato dei tablet, segmento abbandonato dopo poche settimane dall’uscita del ToucPad, sebbene questa volta la piattaforma scelta sembri essere Windows Phone 8, con una particolare attenzione alla sicurezza: “Dobbiamo avere un’offerta tablet. Saremo di nuovo in quel business. Stiamo tornando sul mercato con un tablet Windows 8, in primo luogo su un chip x86 e poi magari su un chip ARM.”
webOS quindi verrà abbandonato? Visti le ultime defezioni dalla divisione responsabile del sistema operativo ex Palm – fra cui ricordiamo Jon Rubinstein, ex Apple – la risposta sembrerebbe essere evidente. Invece Meg Whitman ostenta sicurezza nel futuro della piattaforma: «stiamo per costruire un nuovo business -dice – un altro sistema operativo che presenta enormi vantaggi, a mio avviso, rispetto a iOS, che è un sistema chiuso, e Android, che è estremamente frammentato e in ultima analisi, diventerà meno facile da usare da parte delle terze parti con l’acquisizione da parte di Google di Motorola Mobility”.
Nonostante le dichiarazioni di fiducia, non è ben chiaro il ruolo strategico che webOS potrà giocare nei piani di business dell’azienda, né è ancora stata presentata un convincete roadmap per invertire le fallimentari performance commerciali che hanno caratterizzato il corso di webOS negli ultimi anni.