Il giudice distrettuale Yvonne Gonzalez Rogers ha stabilito che la deposizione registrata da Steve Jobs usata nel corso del procedimento sui DRM di iPOD/iTunes (causa vinta da Apple) non potrà essere ottenuta dai media che ne avevano fatto richiesta. Il filmato fu registrato nel 2011, poco prima della morte del compianto Steve Jobs, il quale si trovò a dover rispondere a diverse domande riguardo Real Networks, software house nota per Real Player che aveva trascinato Apple in tribunale poiché a suo dire avrebbe intenzionalmente bloccato il funzionamento dell’iPod affinché non funzionasse con i brani codificati con un suo software proprietario.
Richieste al tribunale per avere il filmato erano state fatte Bloomberg, The Associated Press e CNN, citando il “pubblico interesse”. I legali di Apple si erano apposti alla richiesta, spiegando che la ripresa video non contiene dettagli utili al pubblico per conoscere la vicenda giudiziaria. “Il valore marginale di vederlo ancora con il suo dolcevita nero – molto malato – è minuscolo” aveva detto Jonathan Sherman, uno dei legali della Mela. “Ciò che vogliono è un uomo morto, e vogliono mostrarlo al resto del mondo perché hanno la possibilità di accedere al casellario giudiziale”.
Il giudice Gonzales Rogers, citando un precedente, ha stabilito che la visione della registrazione è stata un mero espediente presentato per l’ovvia indisponibilità dal vivo del testimone e che la video deposizione deve essere trattata alla stregua di qualsiasi altra testimonianza offerta nel corso dell’udienza.