Di inizio settimana è la notizia che Apple ha acquisito PrimeSense, società israeliana creatrice dei sensori Kinect, periferica utilizzata su Xbox per rilevare i movimenti degli utenti. I sensori PrimeSense, però, non sono utilizzati solo all’interno della periferica videoludica, bensì anche all’interno delle nuove camere 3D di Matterport, una startup che sta usando le componenti della società israeliana in modi nuovi, come la scansione di ambienti da riprodurre in 3D.
Sarebbe questa tecnologia la ragione per cui Apple, come abbiamo scritto questa mattina, ha comprato Primesense, non, come tutti ipotizzano, la realizzazione di un sistema di controllo a gesti di iPhone o la produzione di un telecomando “naturale” per la futuribile Apple TV. Ma come potrebbe usare Apple i chip e il sistema di Matterport?
Qualche idea si può, forse, ricavare proprio dal prodotto della startup americana, descritto nel suo funzionamento da Forbes.
La fotocamera per il 3D attua in pochi minuti e con semplici passaggi, delle vere e proprie scansioni tridimensionali di ambienti interni usando due telecamere di profondità 3D che si montano su un treppiede con un’angolazione di 60 gradi. Collegando alle telecamere un iPad, basta semplicemente premere un pulsante per far sì che le due camere inizino la scansione. Le telecamere in questione utilizzano i sensori PrimeSense e trasmettono le immagini in formato RAW su un server Matterport per elaborare quanto registrato. Dopo circa 15 minuti, l’utente riceverà sulla propria casella di posta elettronica un’e-mail con allegato un file .obj che può essere importato in strumenti come Unity, o semplicemente in un visualizzatore web di Matterport.
Matt Bell, chief strategy officer di Matterport spiega i vantaggi di questa nuova tecnologia, rispetto alle tradizionali camere 3D già in commercio con le quali è possibile un risultato simile. Anzitutto il costo di questo nuovo hardware sarà parecchio inferiore rispetto alle camere ora in commercio; inoltre, lavorare con dati 3D è spesso complicato e frustrante per l’utente, mentre con Matterport si è voluto creare un sistema facile, immediato e intuitivo. Più che una macchina fotografica, Matterport è un ecosistema, spiega Bell, che gestisce tutto il lavoro con i modelli 3D, tra cui la visualizzazione dei dati, il processo di gestione delle immagini online e offre un’interfaccia attraverso la quale l’utente può interagire con lo spazio virtuale.
Come ad Apple un simile sistema possa tornare utile, stando alle voci, non è facile da dire. Cupertino potrebbe pensare di produrre ed integrare negli iPhone le tecnologie necessarie per riprendere ambienti ed oggetti in 3D, spingendo la foto in digitale verso nuovi traguardi. Ma una seconda ipotesi potrebbe toccare i sistemi di navigazione per interni; da una parte Apple potrebbe mappare negozi, centri commerciali, aeroporti, stazioni ferroviarie e della metropolitana e poi dare la possibilità di navigarli direttamente su iPhone e iPad usando un rendering in 3D
In ogni caso l’hardware in questione è ancora in fase beta, mentre la versione finale – che verrà rilasciata in estate – sarà più piccola e più sottile. Gli utilizzi di queste nuove tecnologie potrebbero riguardare molti ambiti professionali. Una cosa è certa: Apple sarà ancora una volta in prima fila al di là dell’acquisto di PrimeSense. L’iPad sembra essere destinato anche nei piani di Matterport ad essere il compagno ideale per il suo hardware anche se probabilmente Apple ha piani più esclusivi ed ambiziosi.