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Masters of the Air sarà la svolta di Apple TV Plus

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Quando Tim Cook rilanciò il servizio di streaming Apple Tv+ alcuni anni fa, presentò una lunga serie di artisti e produttori. Tra tutti, campeggiavano Steven Spielberg, uno dei registi e autori più importanti di sempre, e l’attore e regista Tom Hanks, che con Spielberg ha un rapporto intimo e profondo, paragonabile a tratti a quello tra Federico Fellini e Marcello Mastroianni.

I due sono una garanzia perché hanno i nomi, la fama, il background. Fanno cassetta. Tuttavia, hanno anche un chiaro motivo per cui tutto questo accade: sono straordinariamente dotati. Spielberg di più, ma impostato nella maniera giusta anche Hanks riesce a fare e dare moltissimo.

Ebbene, adesso con lo sbarco di Masters of the Air, che Apple Italia ci ha permesso di vedere in anteprima a una preview in un cinema di Milano, stiamo capendo qualcosa di più della strategia dell’azienda e dei risultati che potrebbero arrivare.

Masters of the Air

È la drammatica storia dei bombardieri americani della Seconda Guerra Mondiale che portarono la guerra fino da Hitler. Con la forza narrativa della fiction, è una straziante cavalcata nei cieli infuocati sopra Berlino, Hannover e Dresda.

Combattendo a 7.500 metri di altezza in un’aria sottile e gelida che nessun guerriero aveva mai incontrato prima, gli equipaggi dei bombardieri affrontarono nuovi tipi di assalti al corpo e alla mente. Il combattimento aereo era mortale ma intermittente: periodi di inattività e ansia erano seguiti da brevi raffiche di fuoco e paura. A differenza dei soldati di fanteria, i bombardieri dormivano su lenzuola pulite, bevevano birra nei pub e ballavano al ritmo della Glenn Miller’s Air Force Band. Ma avevano molte più probabilità di morire rispetto ai soldati di terra.

Nel 1943, un membro dell’equipaggio di un bombardiere americano aveva solo una possibilità su cinque di sopravvivere al suo turno di servizio. L’Ottava Forza Aerea perse in guerra più uomini del Corpo dei Marines degli Stati Uniti. La serie tv di Spielberg e Hanks racconta proprio questa storia partendo da un romanzo di fantasia di Donald L. Miller e lo fa con un realismo notevole, quasi maniacale, da nerd. Questo, unito a una produzione abbastanza ricca, a un cast stellare e a una tecnica di regia molto realistica restituisce la modernità di un conflitto mondiale che siamo abituati a pensare lontano e in bianco e nero.

Masters of the Air sarà la svolta di TV Plus
Austin Butler in “Masters of the Air”.

La mossa di Spielberg e Hanks

La coppia Spielberg-Hanks, che ha prodotto la serie, è reduce da altre due esperienze simili, nate sull’onda degli anni Novanta quando vennero girati Schindler’s List e poi Salvate il soldato Ryan.

Le due serie realizzate negli anni Duemila sono state Band of brothers (basata sul libro dello storico e divulgatore americano Stephen E. Ambrose ed è a tutt’oggi lo standard al quale si fa riferimento quando si pensa a un telefilm sulla seconda guerra mondiale) e The Pacific (che ebbe un successo minore). Ne era rimasta una terza “in canna”, ma una serie di ritardi, e poi i cambiamenti negli assetti produttivi (dalle televisioni nazionali a quelle via cavo ai canali di streaming) hanno portato la costosa produzione a essere finalmente realizzata per la messa in onda nel 2024.

La serie si compone di nove episodi, ha un cast di 250 attori tra famosi e famosissimi (future promesse perché tutti molto giovani, come erano i soldati alla guerra, che veniva fatta da ragazzi di poco più di venti anni e mai sopra i 35 tranne che per i vertici di comando) e i primi due sono appena andati in onda mentre gli altri seguiranno uno alla settimana ogni venerdì.

Masters of the Air sarà la svolta di TV Plus
Anthony Boyle in “Masters of the Air”. Foto di Apple

La vocazione di Apple

Questa serie dimostra la partita che Apple sta giocando nello streaming. Investe anche tantissimo, e per questa serie ha investito decine e decine di milioni di dollari, con l’obiettivo non di saturare l’offerta, ma di dare qualcosa per tutti, che piaccia e lasci il segno. Se infatti si guarda al quantitativo di cose offerte da Apple sono poche rispetto alla concorrenza di Netflix o Prime e Disney+ e addirittura Paramount+. Tuttavia, se si guarda l’impatto che queste “poche” serie stanno avendo, bisogna dire che il lavoro è eccellente.

La cosa che colpisce quindi non è la produzione e l’investimento in questa serie, quanto il tema e l’argomento. Nonostante si sappia che da trent’anni Steven Spielberg sta ripercorrendo la strada della sua memoria biografica familiare (la sua è una generazione che possiamo considerare di figli della Seconda guerra mondiale, come Tom Hanks), e che queste narrazioni siano potenti e affascinanti, capaci di unire gli americani sotto un’unica bandiera (l’eroismo altruistico di chi libera l’Europa dal nazismo e al tempo stesso vendica l’attacco a tradimento di Perl Harbour) con una narrativa facile (“i bravi ragazzi combattono il malefico nemico”), è anche vero che Apple è un mecenate piuttosto singolare.

L’azienda californiana ha sempre fatto riferimento a una visione del mondo più progressista che conservatrice: Steve Jobs era amico personale di Bill Clinton e i rapporti con Al Gore sono stati decisamente più che cordiali praticamente sempre, visto che ha fatto parte del consiglio di amministrazione di Apple sino a pochi giorni fa. Tuttavia, l’azienda è stata anche più realista del realismo democratico: è infatti stata sempre non violenta, lontana dal militarismo, quasi una azienda di obiettori di coscienza, almeno nell’idea che la vede contrapporsi alla militarizzazione della tecnologia (cosa che invece ad esempio Microsoft, Amazon e Google hanno sempre perseguito con una certa determinazione).

Masters of the Air sarà la svolta di TV Plus
Rafferty Law in “Masters of the Air”. Foto di Apple.

Volare su una fortezza volante

Ecco che quindi ci si può chiedere cosa ci azzecchi con Apple il militarismo americano “buono” ed “eroico” ma pur sempre guerra combattuta e quasi senza tempo della coppia Spielberg-Hanks. La serie è drammatica, potente, intensa, ma sostanzialmente noiosa nel suo porre l’accento sul sacrificio e la lo scontro, la guerra. Come tutte le attività diluite e dettagliate in maniera super precisa, con il realismo estremo di come si pilota e cosa si senta quando si pilota un B17, una fortezza volante, fa rimpiangere l’eroismo ingenuo ma sintetico oltre che tutto d’un pezzo dei film dei grandi registi dell’epopea americana durante e subito dopo la seconda guerra mondiale.

Per usare una analogia sportiva, viviamo in un’epoca di culturisti e non di atleti. Quel che vediamo è l’espansione fino all’estremo, fino allo spasmo del muscolo in ogni suo dettaglio e rifinitura. E più ce n’è meglio è. Questa serie non fa eccezione. La trama della prima puntata setta semplicemente l’atmosfera e lo fa con una storia banale, intercambiabile (potrebbe essere qualsiasi “guerra giusta” combattuta negli ultimi ottant’anni dagli americani e probabilmente anche dei prossimi ottanta) e in attesa di redenzione (o di condanna perenne) nelle prossime puntate. Chissà cosa succederà a portare la guerra sulla soglia di casa di Adolf Hitler, come recita la pubblicità della serie. Chissà se verranno fuori storie degne di essere raccontate.

Dopotutto, Shakespeare, uno che le storie le sapeva raccontare, non basava la sua capacità di intrattenere il pubblico dell’Inghilterra seicentesca con la forza della produzione o la ricchezza degli scenari o l’ambientazione storica particolare, bensì con la potenza dei suoi personaggi, delle loro storie, delle loro contraddizioni, dei loro drammi. Nel suo piccolo la coppia Spielberg-Hanks riuscirà a farci appassionare ai loro personaggi oppure sarà solo una festa per gli occhi in nove puntate? La prima impressione anticipa un embrione di risposta, ma teniamo lo stesso aperti i cancelli della percezione e vediamo cosa succede.

Masters of the Air sarà la svolta di TV Plus
Austin Butler and Callum Turner in “Masters of the Air”. Foto di Apple

Tutto sull’abbonamento ad Apple TV+ inclusi prezzi, abbonamento per la famiglia – si trova in questo articolo di Macitynet. Gli appassionati di cinema troveranno notizie e approfondimenti nella sezione dedicata ai film e in quella dedicata al cinema di macitynet. Tutti gli aggiornamenti sulle piattaforme dello streaming tv si trovano invece nelle pagine dedicate ad Amazon Prime Video,Netflix, Apple TV+ e Disney+.

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