All’inizio di quest’anno Masimo, società specializzata in tecnologia medicale, ha citato in giudizio Apple perché, a suo dire, Cupertino sfrutta con Apple Watch brevetti e segreti industriali di cui Apple sarebbe venuta a conoscenza tramite l’assunzione di ex dipendenti e personale-chiave di Masimo: ora la stessa società cita nuovamente Cupertino, questa volta in rifermento alle tecnologie implementate nell’ultimo modello Apple Watch 6.
Con l’arrivo del nuovo modello Apple Watch Serie 6 e la funzione che consente di controllare il livello di ossigeno nel sangue, Masimo è tornata all’attacco affermando in una richiesta al tribunale che Apple abusa del suo potere per “conquistare il mercato” ritardando la prima causa.
Il rinvio del giudizio permetterebbe a Apple di “appigliarsi in una finestra temporale particolarmente critica di opportunità per conquistare un mercato emergente”, afferma Masimo nei documenti depositati lunedì 29 settembre. “Così come ha fatto in numerosi altri mercati, Apple cerca di usare le sue considerevoli risorse e il suo ecosistema per conquistare il mercato senza alcun riguardo dei brevetti di Masimo”.
L’azienda di tecnologia medicale afferma che Apple non avrebbe risposto a sue domande prima del lancio di Apple Watch 6 con la funzionalità per il controllo del livello di ossigeno nel sangue. «Apple ha sviato le prime richieste di informazioni sull’eventuale inclusione della funzionalità di monitoraggio del controllo ossigeno nel sangue rigettando come speculazioni, “rumor di internet” e affermando che le due parti non erano in competizione».
Apple ha in precedenza chiesto la valutazione da parte di una commissione di revisione per i presunti brevetti di Masimo che avrebbe violato, ritenendo nulle le argomentazioni di cui parla la società di tecnologia medicale.
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