La stampa 3D sta giocando un ruolo importante nella creazione di componenti di emergenza per la cura dei pazienti affetti da COVID-19 e per la tutela degli operatori sanitari in prima linea negli ospedali.
Elmec 3D, specializzata nella manifattura additiva, è infatti entrata in contatto con l’Ospedale di Circolo di Busto Arsizio per il quale è stato progettato e stampato un primo modello di mascherina adattabile all’unico filtro antivirale disponibile, ovvero un filtro per caschi CPAP.
Per la realizzazione della struttura è stato scelto il poliuretano termoplastico (TPU), un buon materiale per via delle sue caratteristiche di elasticità, biocompatibilità e resistenza agli agenti chimici (molto importante visto che deve poter essere sottoposto a diversi cicli di sterilizzazione) e stampato con la tecnologia HP Jet Fusion 5200.
Come dicevamo un primo modello è già oggi in fase di test nel reparto di rianimazione dell’Ospedale di Circolo di Busto Arsizio. In base alle risposte da parte dei medici si starebbe provvedendo alla realizzazione di un secondo modello con le dovute correzioni, in particolare in funzione dell’adattabilità della maschera al volto.
«Dopo aver saputo che l’ospedale di Busto Arsizio aveva urgente necessità di mascherine per il personale medico, ci siamo mossi immediatamente con l’obiettivo di sostenere il principale nosocomio del nostro territorio» afferma Martina Ballerio, Business Unit Manager di Elmec 3D «Nell’arco di 24 ore abbiamo incontrato un medico del reparto di rianimazione e ci siamo messi subito all’opera per la progettazione di mascherine specifiche per gli addetti dell’ospedale: il giorno dopo le maschere erano in stampa e la mattina seguente sono state consegnate ai medici per la fase di test. La tecnologia può così trovare soluzioni alternative in grado di migliorare le condizioni in cui medici e infermieri stanno operando, tutelando la loro salute e il loro prezioso lavoro».
L’iniziativa anticipa un progetto più ampio in cui diverse aziende del mondo della manifattura additiva sono coinvolte per offrire un aiuto concreto e tempestivo alle strutture sanitarie nei giorni dell’emergenza: l’azienda varesina starebbe infatti collaborando con Thinking Additive, guidata da Marco Cavallaro, e il FabLab Opendot, coordinato da Enrico Bassi, per la realizzazione di mascherine per ospitare filtri antivirali, efficaci per la protezione contro il COVID-19.