Una nuova esperienza di apprendimento basata sul gioco immersa in un racconto in rima: è questo in sintesi ciò che propone Marshmallow Games. Marshmallow Games, selezionata come migliore startup al Salone del libro di Torino all’interno del concorso Book to the future, opera nel settore dell’editoria digitale per ragazzi e lo fa mescolando un elemento tradizionale come la favola, con la tecnologia dell’applicazione (sullo Store sono disponibili alcune loro app, tra cui l’ultima rilasciata Math Tales – la Giungla), il divertimento dei minigame e le esigenze didattiche e di apprendimento. Destinatari: naturalmente i piccoli nativi digitali, che non si accontentano più del libro di testo e che sono più capaci di mamma, papà e delle maestre di utilizzare iPad e iPhone.
I tre fondatori di Marshmallow Games sono Cristina Angelillo, Massimo Michetti e Davide Angelillo, tre ragazzi baresi con competenze diverse che credono nell’editoria e nella didattica digitale. Macity li ha intervistati a margine dell’esperienza del Salone del libro.
Come nasce il progetto di Mashmallow Games e quali sono i primi passi che avete compiuto nel settore dell’editoria digitale?
Marshmallow Games nasce dal desiderio di utilizzare come occasione importante la naturale predisposizione dei bambini per le nuove tecnologie per migliorare l’esperienza dell’apprendimento. Abbiamo individuato come strumento utile le app: ne volevamo creare una che insegnasse in maniera divertente materie scolastiche e per qualcuno molto difficili come la matematica o le scienze.
Mashmallow Games è stata selezionata per aver scelto in modo originale la strada dell’innovazione e della tecnologia. Qual è la peculiarità della vostra app?
Oltre a tecnologia e innovazione, abbiamo voluto anche la tradizione: abbiamo inserito all’interno di questo percorso di apprendimento basato sul gioco un elemento importante e senza età come la fiaba. Quale modo migliore per insegnare ai più piccoli la matematica se non con una storia raccontata in rima?L’editoria non fa parte del nostro background, ma abbiamo creduto vincente l’inserimento di una componente editoriale in un approccio ludico-didattico come quello delle app di apprendimento basate sul gioco. La nostra scelta narrativa è ricaduta sulla filastrocca, in quanto essa stimola il senso del ritmo e la memoria e ben si presta all’insegnamento di materie scientifiche. Con questo progetto ci siamo candidati a Book to The Future, un’area al Salone del Libro dedicata alle startup che si occupano di editoria digitale. Non solo siamo stati selezionati fra le migliori dieci startup internazionali, ma siamo stati indicati anche come la miglior startup al Salone! Una grande soddisfazione per noi!
Dopo il Salone del libro e il concorso Book to the future, quali sono le impressioni che avete raccolto?
Il Salone del libro di Torino stata una bella esperienza perché abbiamo potuto confrontarci con altre startup, con investitori e soprattutto con gli utilizzatori dei nostri prodotti: i bambini. Abbiamo fatto provare a decine di bambini la nostra nuova app, Math Tales – la Giungla (disponibile su App Store), e ne sono rimasti entusiasti! Non volevano smettere di contare e sommare! Questa è stata la conferma conferma che il mix fra componente ludico-didattica e componente editoriale piace molto ai più piccoli e che le app di qualità per l’istruzione sono uno strumento valido per insegnare materie come la matematica e far esercitare i più piccoli con la logica. Nel caso della nostra app, i bimbi si appassionano alla favola e sono spinti ad andare avanti proprio dalla loro curiosità di sapere come va a finire la storia. Per andare avanti, però, dovranno risolvere esercizi, mini-giochi e indovinelli di matematica e logica.