Ron Wyden, attuale senatore del Partito Democratico per lo stato dell’Oregon e in precedenza membro della Camera dei Rappresentanti per lo stesso stato dal 1981 al 1996, intervistato dal settimanale Willamette Week ha riferito che, a suo modo di vedere, il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, dovrebbe finire in prigione per avere mentito ai cittadini americani per ingiustificate lacune relative alla privacy.
“Mark Zuckerberg ha ripetutamente mentito agli americani sulla privacy”, ha detto Wyden. “Dovrebbe essere ritenuto personalmente responsabile con tutto ciò che ne consegue, sanzioni economiche e – consentitemi di sottolinearlo – la possibilità di una pena detentiva avendo danneggiato molte persone. Per la cronaca, esistono già dei precedenti: nei servizi finanziari se l’amministratore delegato e i dirigenti mentono riguardo agli aspetti dei conti, possono essere ritenuti personalmente responsabili”.
Wyden ha presentato un progetto di legge nel 2018, il Consumer Data Protection Act, che permetterebbe alla Federal Trade Commission (FTC) – l’agenzia governativa che si occupa della tutela dei consumatori e della concorrenza negli Stati Uniti – di reprimere con modalità più rigorose le aziende che violano la privacy dei consumatori. Nel disegno di legge si fa riferimento a multe per i dirigenti di 5 milioni di dollari e pene fino a 20 anni di carcere.
Il Dipartimento di giustizia statunitense ha multato Facebook per 5 miliardi di dollari, misura giunge al termine di un’indagine iniziata lo scorso anno con il caso Cambridge Analytica. A detta di molti commentatori la sanzione è modesta ma la FTC ha evidenziato che è la massima permessa dalle attuali legge, nonché la più alta mai disposta nei confronti di un’azienda tecnologica.
Intanto è di questa mattina la notizia di un nuovo problema di Facebook con la privacy: è stato scoperta un server del social non adeguatamente protetto con dati sensibili come i numeri di telefono collegati a olte 400 milion di account.