L’idea di costruire automobili è una malattia passeggera: Cupertino farebbe meglio a desistere e associarsi con un costruttore di auto che si occupasse della produzione industriale. Cambia idea Sergio Marchionne su Apple Car: non è la prima volta che l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobile tocca l’argomento Apple Car, questa volta però offrendo avvertenze e consigli a Cupertino.
In una intervista concessa ai giornalisti in occasione del Salone di Ginevra Marchionne definisce il settore come un “business complesso” in cui Apple farebbe molto meglio a siglare un accordo con un costruttore di auto esistente piuttosto che impegnarsi direttamente nella produzione. Non solo: nell’intervento di Marchionne su Apple Car, il dirigente offre una metafora pronunciata in inglese ma che ricorda un vecchio motto italiano: “Se hanno tanta fretta di produrre una macchina, consiglierei loro di sdraiarsi e aspettare fino a quando la sensazione passa” come riportato da Reuters, concludendo: “Malattie come questa vanno e vengono, guariscono da sole, non sono letali” paragonando dunque il piano di Apple Car a una sorta di malattia o, meglio di desiderio urgente al suo apparire ma che molto probabilmente svanisce nel nulla con il passare del tempo, dopo aver meglio considerato tutti i pro e i contro.
Nelle precedenti dichiarazioni di Marchionne su Apple Car, il dirigente era risultato decisamente più ottimista. Nell’aprile del 2015 il Ceo di FCA si era spinto oltre, fino a prospettare un possibile accordo tra Apple e FCA per la produzione della presunta Apple Car. A ottobre, sempre dell’anno scorso, Marchionne si era detto convinto dell’arrivo di Apple Car e che la mossa aveva senso per Cupertino perché le auto sono un settore “Dove possono mettere in luce tutte le loro capacità” ma anche in quella sede Marchionne dubitava che Apple intendesse occuparsi della produzione, ritenendo molto più probabile un accordo con un costruttore esistente. In definitiva più che un cambio di opinione Marchionne vuole davvero consigliare Cupertino, suggerendo non troppo velatamente che la mossa migliore non è solo quella di collaborare con un costruttore, ma di collaborare con FCA.