Dopo la presentazione del futuro di Google Maps e delle nuove Mappe di Apple, una cosa è chiara a tutti: il futuro delle mappe è 3D, non un 3D fatto di semplici modelli, ma realizzato con un mappatura reale dall’alto, tanto che entrambe le aziende hanno sfruttato una piccola flotta di aerei equipaggiati con strumenti che non farebbero rimpiangere le più sofisticate apparecchiature militari degli aerei spia.
E’ proprio il termine “spia” che inizia a preoccupare alcuni osservatori, che vedono nella nuova tecnologia 3D “flyover” non solo una nuova modalità di presentazione della realtà che ci circonda, ma anche un nuovo fronte di invasione della privacy degli utenti, che dopo essere stati “spiati” dalla strada con StreetView, saranno ora spiati direttamente dal cielo.
“La prossima generazione di mappe ci porta oltre le staccionate dei giardini e oltre le finestre delle persone finestre“ interviene Nick Pickles di Big Brother Watch, che chiosa ”Nessuno sarà in grado di prendere il sole, anche nel proprio giardino, senza preoccuparsi di un aereo di Apple o Google che ronza sulla sua testa per riprendere immagini”.
Sicuramente la nuova tecnologia di mappe 3D potrebbe sollevare numerosi dubbi di ordine pubblico e mettere a repentaglio la sicurezza di numerosi edifici, che potrebbero essere presi di mira se non opportunamente oscurati.
Allo stesso modo la riservatezza delle persone verrà esposta ad una diversa prospettiva, a volo d’uccello, che in passato no era mai stata considerata vista l’impossibilità di realizzarla se non da apparecchiature sofisticate che non avrebbero comunque potuto rendere disponibili tali immagini pubblicamente online.
Così come fu StreetView, i nuovi servizi di mapping dall’alto sembra possano trovare diversi ostacoli nel loro cammino, soprattutto in periodo come quello attuale dove le questioni riguardanti la riservatezza e la privacy sono fra le tematiche più discusse e considerate.
Fonte: Big Brother Watch