Clean Bay Area, un società di Milpitas, nella Silicon Valley, che si occupa di raccolta differenziata e smaltimento di rifiuti elettronici, sta cercando una donna che all’inizio di aprile le ha portato da smaltire un rarissimo Apple I, uno dei 200 esemplari del primo computer assemblato dalla società di Steve Jobs e Steve Wozniak.
La donna, anonima, era apparsa alla porta dell’azienda in un fine settimana. Presentando uno scatolone con vari dispositivi ha spiegato di volersi «liberare di questa roba per ripulire il garage”. Victor Gichun, vice presidente della società le ha chiesto se volesse una ricevuta e la donna ha detto “No, non ho bisogno di nulla”. Peccato che dentro lo scatolone ci fosse, come ha scoperto la società di smaltimento, un Apple I.
Secondo gli accordi contrattuali che derivano dal conferimento dei rifiuti, l’azienda ha potuto vendere il computer a un collezionista per 200.000$, ma ora ha anche il dovere di dividere i proventi al 50% con chi ha conferito il “rifiuto” e sta cercando la misteriosa donna.
La società riceve ogni giorno quintali di prodotti e non ha subito guardato quanto lasciato nelle scatole. Gichun spiega di essersi dispiaciuto perché la donna aveva detto che suo marito era morto un paio di mesi prima; la madre di Gichun morì a 54 anni e ricorda quando il padre soffrì dopo la morte del genitore. “Forse”, dice Gichun, “avere qualche soldo in più potrà aiutare la donna”.
“Me la ricordo” dice ancora Gichun, senza indicare troppi dettagli. Dice che in futuro sarà più insistente nel chiedere il recapito dei donatori, e spiega che se la donna vuole l’assegno di 100.000$ basta che si presenti al magazzino della società al 1310 di Piper Drive a Milpitas. “Per dimostrare chi è, basterà solo guardarla”.