Come promesso l’azienda ItaliaOnline sta risarcendo gli utenti delle caselle email Libero e Virgilio: ed è proprio attraverso una mail che sta arrivando un breve messaggio contenente le scuse per il blocco di fine gennaio (delle cause ne avevamo parlato qui) e il contenuto degli indennizzi per gli utenti, sia quelli business a pagamento che quelli dell’offerta gratuita.
Risarcimento senza soldi
Non si tratta di un risarcimento in denaro, bensì un miglioramento del servizio offerto. Nello specifico agli abbonati del servizio Mail Plus vengono aggiunti sei mesi gratis indipendentemente dal piano sottoscritto: così per chi paga 19,99 € l’anno per la casella da 5 GB oppure 49,99 € per quella da 1 TB, la scadenza del rinnovo verrà traslata di 6 mesi.
Per tutti gli altri invece la capacità della casella di posta elettronica viene aumentata del 20%, sicché quelle di Libero passano da 1 GB a 1,2 GB mentre quelle di Virgilio dai 3 GB attuali passeranno a 3,6 GB. In questo caso l’aumento (si legge nella mail) sarà per sempre.
Attenzione alle truffe
La società tiene a precisare che questi risarcimenti saranno erogati automaticamente, quindi se non avete ancora ricevuto la mail dovrete semplicemente aspettare mentre, una volta ricevuta, potrete al massimo verificare l’ammontare totale dello spazio della casella (o la data di scadenza dell’abbonamento nel caso di utenti iscritti a Mail Plus).
L’avviso è particolarmente rilevante perché proprio in questi giorni starebbero arrivando mail e SMS che richiedono una proceduta particolare per l’ottenimento del rimborso. Come dicevamo in apertura non vengono erogate somme di denaro né bisogna far nulla per ottenere gli indennizzi previsti, perciò questi messaggi sono soltanto tentativi di truffa da cui è bene tenersi alla larga.
Cosa era successo
Le mail di Libero e Virgilio sono risultate inaccessibili quasi una settimana, tra il 23 e il 28 gennaio, causando gravi danni soprattutto a chi le utilizza per lavoro. In tutta risposta, il Codacons ha preannunciato una class action citando «danni materiali e morali» mentre AltroConsumo, per gli stessi motivi, ha inviato una diffida a ItaliaOnline e ha predisposto un modulo online per richiedere il rimborso.
Se ne è lamentata pure l’Unione per la Difesa dei Consumatori (U.Di.Con) che attraverso il Commissario Straordinario Martina Donini ha richiesto «criteri chiari e trasparenti e non dei messaggi privati che possono sfuggire ad ogni valutazione oggettiva in punto di equità e parità di trattamento».