Quando non si conosce una canzone basta farne ascoltare una manciata di secondi allo smartphone tramite Shazam, mentre per quadri e dipinti c’è Smartify, un’app gratuita per iOS e Android, che ne esegue una rapida scansione attraverso la fotocamera del telefono.
Basta scattare una fotografia tramite l’applicazione che, in pochi secondi, analizzerà l’immagine inquadrata restituendone la didascalia e tutte le informazioni relative: è il compagno ideale per le visite al museo ma anche per scoprire di più su opere famose viste occasionalmente in rete o su giornali e riviste, sebbene a giudicare dalle recensioni, gli utenti non sono ancora completamente soddisfatti del servizio.
Oltre ad essere localizzata soltanto in lingua inglese – una lacuna che si fa sentire soprattutto alle nostre latitudini – l’app riconosce meno opere di quel che ci si aspetta. Al momento il servizio è pienamente fruibile all’interno di oltre 50 sedi partner, tra cui alcuni dei musei più famosi al mondo come la National Gallery di Londra, il Rijksmuseum di Amsterdam e la Smithsonian National Gallery di Washington.
Un’app che certamente crescerà nel tempo ma che già adesso non dovrebbe mancare sullo smartphone di curiosi e appassionati. Le potenzialità del sistema sono ben evidenti, tanto che l’app Smartify si è appena meritata il titolo di «App più innovativa» conferitole al Mobile World Congress di Barcellona. «Smartify trasforma un’opera d’arte in una esperienza ancora più coinvolgente» ha dichiarato Ron Vrijmoet, fondatore della società sviluppatrice dell’app «E’ un potente esempio di come le nuove tecnologie AR stanno iniziando a diventare parte della vita quotidiana delle persone».