Iniziato nel 2012 il processo Apple contro Samsung per la violazione di brevetti e design di iPhone non è ancora concluso. In attesa dell’11 novembre per la prima discussione alla Corte Suprema USA, oggi oltre 100 maghi del design mondiale hanno depositato un amicus brief, un documento che parti non direttamente interessate nella vicenda possono presentare per sostenere una delle due parti.
In questo caso l’amicus brief firmato da designer, architetti ed esperti di prodotto mira a sostenere la vittoria di Apple contro Samsung. L’elenco delle personalità che si sono mosse a sostegno di Apple è lungo e sostanzioso.
Tra i nomi più importanti spiccano quelli di Calvin Klein, Norman Foster, Dieter Rams ma il documento è firmato da oltre 100 esperti di settore che hanno lavorato per i principali marchi in commercio tra cui Louis Vuitton, Porsche, Coca-Cola, Nike, Polaroid, Target ma anche IBM, Google, Xerox, Hewlett Packard, Whirpool, Starbucks e molti altri ancora.
Nelle 63 pagine dell’amicus brief (amicus curiae), segnalato da AppleInsier, viene dimostrata l’importanza fondamentale del design che, in molti casi, diventa il prodotto stesso nella mente dei consumatori. In quanto tale il design è un elemento fondamentale nelle strategie delle società per potersi differenziare dalla concorrenza.
L’esempio più lampante riportato è quello della storica bottiglietta di vetro della Coca-Cola. I designer spiegano che inizialmente la bibita era conservata in una bottiglia tradizionale, facile da copiare per chiunque. Così Coca-Cola decise di disegnare e realizzare un nuovo tipo di bottiglietta che ha avuto un accoglienza strepitosa, contribuendo non poco al successo planetario della bevanda.
Forma, colori e design della bottiglietta Coca-Cola in vetro sono diventati molto più di un semplice contenitore e anche più di semplice marketing. Per molti consumatori la bottiglietta è diventata sinonimo della bevanda. Ancora oggi per molte persone il gusto della Coca-Cola bevuta dalle bottigliette in vetro storiche è migliore rispetto a quella venduta in contenitori diversi, anche se la ricetta e la composizione rimangono esattamente uguali.
In un altro punto del documento si sostiene inoltre che Samsung ha mostrato prove ingannevoli sul design. In particolare vengono riportate immagini di smartphone pre-iPhone di Samsung che per bordi arrotondati e assenza di tastiera richiamano iPhone. Ma il costruttore sud coreano non ha precisato che si tratta di pannelli superiori di tradizionali cellulari a conchiglia, ognuno dei quali nasconde una tastiera.
Nelle processo d’appello Apple contro Samsung che inizierà l’11 novembre, la Corte Suprema dovrà decidere se confermare la condanna di pagamento di 548 milioni di dollari già versata da Seul a Cupertino, quindi in favore di Apple, o se invece ribaltare la sentenza e ridurre l’importo a favore di Samsung. Ricordiamo che in un precedente appello il totale da pagare per Samsung era già stato dimezzato, a partire da circa 1 miliardo di dollari stabilito dal primo processo.