Ruby, il linguaggio di scripting ad oggetti sempre più popolare tra gli sviluppatori web, è sfruttabile nelle tecnologie “core” di Mac OS X grazie a MacRuby, porting effettato direttamente da Apple e che permette l’uso del linguaggio nei runtime Object-C e nel framework CoreFoundation. Benché sia tuttora un “work in progress”, il porting pare molto promettente e, a detta di Apple, consente di creare applicazioni “performanti e senza compromessi”.
Questa nuova release del porting risolve vari bug, reimplementa alcune parti del runtime nel framework CoreFoundation. Tutte le stringhe, gli array e gli hashes sono ora tipi nativi Cocoa (rispettivamente oggetti NSString, NSArray e NSDictionary).
Tutte le stringhe, gli array e le interfacce hash sono state riscritte richiamando gli equivalenti Cocooa (l’implementazione precedente, ereditata dall’MRI, non è più utilizzata). In sostanza non è più necessario convertire le primitive in Cocoa o viceversa (è possibile, ad esempio, passare una stringa creata in MacRuby, senza conversioni alle sottostanti API in C o Object C che si aspettano NSString e viceversa).
[A cura di Mauro Notarianni]