Tra le peculiarità di macOS 12 Monterey c’è il supporto alla tecnologia FreeSync, un sistema di sincronizzazione adattiva per display LCD. Freesync aiuta i display a eliminare gli effetti dello scherno che in gergo si chiamano tearing, stuttering e juddering, sincronizzando la frequenza di aggiornamento del monitor con il framerate della GPU (l’unità di elaborazione di una scheda grafica). I monitor che supportano Freesync (tecnologia che Apple chiama “variable refresh rate”), possono sfruttare una frequenza di aggiornamento variabile (VRR) che corrisponde al framerate della GPU e il framerate ottimale che la questa è in grado di raggiungere.
Sul mercato, ci sono altre tecnologie simili: Freesync (nome commerciale usato da AMD), G-sync (Nvidia) e anche è il VRR dello standard HDMI. L’implementazione di Apple richiede il collegamento tramite DisplayPort o USB-C (di fatto, lo stesso tipo di connettore). Il FreeSync – riferisce il sito francese journaldulapion, non funziona con l’HDMI perché Apple non supporta HDMI 2.1 e il FreeSync su HDMI.
Per sfruttare FreeSync serve ad ogni modo un Mac recente. Il sito ArsTechnica riferisce che i Mac compatibili dovrebbero essere: tutti i Mac con CPU Apple Silicon, tutti gli iMac, i MacBook Pro 16″ e gli iMac Pro con GPU AMD Radeon ma non il Mac Pro 2013; anche i MacBook Air e i MacBook Pro 13″ con CPU Intel Core di 10a generazione e GPU Iris Plus dovrebbero essere compatibili. L’impostazione “frequenza di aggiornamento variabile” è selezionabile dalla sezione “Schermi” delle Preferenze di Sistema ed è per default disabilitata. La gamma di frequenza variabile cambia secondo il tipo di monitor usato; l’opzione è disponibile ovviamente solo se il monitor in questione supporta tale tecnologia.
Abbiamo dedicato già diversi articoli di approfondimento al futuro sistema operativo per Mac. Trovate tutto nel tag dedicato a macOS 12.