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Le novità più sostanziose del futuro macOS 10.13 High Sierra non sono immediatamente visibili ma riguardano tecnologie “sotto il cofano” (ne abbiamo parlato in questo aricolo) che consentono, ad esempio, di gestire e sfruttare meglio la GPU. Sono tuttavia presenti anche novità relative alle applicazioni e una di queste è ad esempio Safari. Di seguito alcune delle novità più importanti.
Safari su macOS 10.13 High Sierra arriva alla versione 11. La prima modifica la notiamo nel menu “Safari”: in questo ora appare la voce “Impostazioni per il sito web” e consente di richiamare preferenze specifiche relative a un sito internet che visitiamo spesso.
È possibile specificare una impostazione di ingrandimento/riduzione da applicare per default ai caratteri visualizzati sulle pagine, comodo per quei siti che si ostinano a usare caratteri per noi troppo grandi o troppi piccoli) se usare quando possibile il reader, il visualizzatore che permette di leggere articoli senza distrazioni, con il testo formattato per la lettura facilitata, senza strumento di navigazione o altre distrazioni, attivare/disattivare il blocco dei contenuti, specificare preferenze relative all’accesso di fotocamera, microfono, località (la localizzazione automatica).
La funzione per il blocco dei contenuti permette di bloccare i video con sonoro indesiderati che si avviano all’improvviso. Il sistema blocca i filmati prima ancora che partano, ma se vogliamo lasciare campo libero a una pagina in particolare, è possibile abilitare l’autoplay nelle impostazioni specifiche per ogni sito.
Dalle Preferenze scompaiono alcune voci nella sezione Sicurezza (“Consenti plug-in” e “Consenti WebGL”); stessa cosa dalla sezione Privacy dove ora troviamo l’opzione “Tenta di impedire il rilevamento tra siti web”. Apple spiega che Safari usa l’apprendimento automatico per identificare inserzionisti e altri soggetti che registrano il comportamento sul web dell’utente, rimuovendo i dati di tracking incrociato che si lasciano dietro: un sistema che dovrebbe ridurre la visualizzazione di annunci pubblicitari mirati. I dettagli tecnici sul meccanismo di anti-tracking sono spiegati sul blog degli sviluppatori del WebKit (il “motore” di Safari).
Del tutto nuova nelle Preferenze è la voce “Siti web”: da qui è possibile visualizzare in dettaglio i siti web che possono o non possono riprodurre automaticamente contenuti multimediali, modificare impostazioni relative a pagina, a fotocamera, microfono e altro ancora.
WebRTC
Non è stato evidenziato da Apple nel corso della WWDC17 ma Safari 11 supporta WebRTC (Web Real-Time Communication), la tecnologia open source che consente ai browser di effettuare in tempo reale videochiamate. WebRTC è già supportato da Google, Mozilla e Opera e sfruttato da applicazioni come Hangouts, Skype e altri servizi meno noti.
Direttamente dal browser saranno supportate videochiamate, chiamate vocali e funzioni per la condivisione di file senza la necessità di installare un software aggiuntivo o di utilizzare plugin di terze parti. Con WebRTC queste funzionalità sono facilmente integrabili nelle applicazioni web con poche righe di codice, consentendo agli sviluppatori di creare siti web più ricchi e interattivi
Velocità e altre funzioni
Apple afferma che su macOS Safari è più veloce rispetto a Chrome o Firefox e anche il più efficiente nei consumi. Secondo Apple, rispetto agli altri browser, la batteria dura ore in più quando si naviga e nei test con i video di Netflix. Safari 11 supporta le specifiche ECMAScript 6 e anche Brotli, un algoritmo di compressione creato da Google e che dovrebbe ridurre i dati complessivamente scambiati tra il browser dell’utente e il web server di un sito e, di conseguenza, diminuire il tempo di caricamento delle pagine web, ma anche ridurre i consumi delle batterie con i portatili.
È stato rimosso il lettore RSS (probabilmente perché poco usato) e gli sviluppatori ora hanno a disposizione molte nuove funzioni (qui i dettagli tecnici) che consentono di personalizzare le pagine web visitate dagli utenti. Safari 11 sarà disponibile per tutti quando Apple rilascera macOS High Sierra entro l’autunno.