Tra le novità di macOS 10.15 – sistema operativo al momento in versione beta nelle mani dei soli sviluppatori e che arriverà per tutti in autunno – il cambio della shell di default, in altre parole dell’interprete dei comandi che dal Terminale permette agli utenti di interagire con il sistema stesso, impartendo comandi e richiamare programmi vari.
Con macOS Catalina, la shell di default è ora zsh, un’estensione della Bourne shell che integra varie migliorie, fra le quali alcune caratteristiche mutuate da bash, ksh e Tcsh.
Tutti i nuovi account – spiega il sito The Verge – proporranno per default zsh (chi esegue l’update si troverà la tradizionale shell bash); la shell bash è ancora disponibile ma la scelta di zsh come defalt è un segnale che Apple invia agli sviluppatori, per far capi che quest’ultima probabilmente sparirà.
Apple non spiega perché ha modificato la shell di default ma, come accennato, zsh è più moderna, offre nuove funzionalità ed usa un modello di licenza meno restrittivo. Molti utenti usano già shell alternative; zsh ad ogni modo integra molte funzionalità mutuate da altre shell (autocompletamento, controllo ortografico, manipolazione avanzata di variabili e array, retrocompatibilità e così via) ed è quella maggiormente compatibile con bash. A questo indirizzo un documento tecnico di Apple che spiega la novità.