Per una volta alla Worldwide Developers Conference del 22 giugno è stato macOS il principale protagonista. Stiamo parlando di macOS 11 Big Sur, annunciato assieme ad iOS 14, iPadOS 14, tvOS 14, watchOS 7 ma che forse più di questi ultimi rappresenta la volontà di rinnovamento e la spinta all’innovazione che ancora rappresenta il codice genetico di Apple. Sono tantissimi gli spunti di riflessione determinati dalle novità di macOS 11 Big Sur a cominciare dal fatto che è apparso un macOS 11 quando in tanti si attendevano un macOS 10.16 e poi perché è il principale update degli ultimi anni quando in molti pensavano solo ad un piccolissimo update se non addirittura a nessun aggiornamento.
macOS 10.16 diventa macOS 11 Big Sur
La prima grande novità in macOS 11 Big Sur è proprio l’addio al nome che il Mac OS ha avuto da quasi venti anni. Dopo il lancio di Rhapsody, nome in codice del sistema operativo che sarebbe poi diventato Mac OS X, ogni singola versione aveva un nome commerciale collegato al numero 10. Questo fino a MacOS 10.15 perché da oggi in avanti (e per chissà quanto) MacOS passa ad un numero successivo: MacOS 11. La scelta è collegata probabilmente in primo luogo al fatto che questo sistema operativo segna la transizione dai processori Intel ai processori ARM, prodotti internamente in Apple e derivati dalle CPU che vengono utilizzate sugli iPhone e gli iPad. Secondariamente macOS “scatta” di un numero anche per altre ragioni, tra cui le menzionate grandi novità dell’interfaccia e una struttura che si avvicina a quella di iPadOS.
macOS 11 è Big Sur
Se macOS 10 diventa macOS 11, c’è una cosa che non cambia: l’uso di un nome commerciale che sarà quello che tutti useremo quando parleremo di questa versione: Big Sur. La prima domanda “casual” che ci si poneva intorno al presunto macOS 10.16 divenuto poi macOS 11 era proprio sul nome. Si tratta di un vero tormentone che si ripete ogni anno con molti siti che si cimentano nel prevedere la denominazione. Indovinare non è semplice. Dopo avere usato nome dei grandi felini (a cominciare con OS X 10.0 che si chiamava ad Cheetah (Ghepardo); Apple poi da OS X 10.9 (Mavericks) è passata ai nomi di luoghi della California. Abbiamo così avuto Yosemite (OS X 10.10) El Capitan, Sierra, High Sierra fino all’attuale Catalina, passando pr Mojave.
Le ipotesi sul nome di macOS 10.16 o macOS 11, erano diverse (OS X Sequoia, OS X Sonoma e OS X Ventura, OS X Hollywood, OS X Napa, OS X Tahoe, OS X Redwood, OS X Long Beach). Solo poco prima del lancio si era appreso che il nuovo macOS sarebbe stato OS X Big Sur. A svelare il nome è stato un Tweet del solitamente affidabile leaker LoveToDream.
macOS Big Sur richiama sempre una zona della California. In questo caso si tratta di una area costiera nell’area centrale dello stato americano, molto frequentata turisticamente per il panorama e l’affaccio sull’oceano Pacifico.
macOS 11 per processori ARM
Come abbiamo accennato all’inizio, nelle scorse settimane precedenti erano circolate indiscrezioni su varie funzionalità che avremmo visto in iOS 14 ma poco o nulla su quello che sarebbe dovuto apparire nella nuova versione di macOS. La ragione è che Apple ha tenuto gelosamente sotto chiave ogni informazione sul sistema operativo perchè la sua più grossa novità è il codice scritto per supportare il passaggio dai processori Intel ad ARM, ovvero la più grande novità mai vista da quindici anni a questa parte, da quando Apple era passata dai processori RISC ai processori x86, abbracciando, appunto, Intel.
Da Intel ad ARM, una non-sorpresa
Non è questo il luogo per discutere la questione tecnica e le ragioni per cui Apple abbandona Intel, ma è comunque opportuno sottolineare che non siamo di fronte ad una vera sorpresa. Da tempo circolavano voci secondo le quali Apple era al lavoro su Mac con architettura ARM, tanto che persino i dirigenti di Intel erano convinti che prima o poi questo sarebbe accaduto. A dare conferma a queste indiscrezioni c’era anche Ming-Chi Kuo di TF Securities, uno degli analisti più affidabili analisti dello scenario Apple, che si era detto sicuro che Apple avrebbe presentato i primi Mac con CPU ARM nel 2020 o ad inizio 2021, sfruttando SoC simili a quelli visti su iPhone e iPad, in grado di rivaleggiare con i processori Intel, e con vantaggi in termini di durata della batteria. E le cose sono andate esattamente come ci si sarebbe potuti attendere: l’annuncio alla WWDC 2020 di una versione di macOS del tutto simile alle precedenti in termini estetici e di funzionalità ma ricompilata con ottimizzazioni per i processori ARM. Il nostro macOS 11 Big Sur, appunto.
Principali novità di macOS 10.11 Big Sur
Lasciando da parte la questione processori che non è una vera e propria novità funzionale e che non dovrebbe incidere, almeno inizialmente, sulle funzioni del sistema operativo (il codice per ARM di macOS 11 Big Sur si “attiverà” solo più avanti, con il lancio dei primi Mac con chip Apple), vediamo che cosa porterà di nuovo MacOS 11 Big Sur al mondo dei Mac. In linea generale possiamo dire che l’aggiornamento si concentra essenzialmente su tre ambiti: un nuovo design dell’interfaccia, un Safari rivoluzionato, e il rinnovo di Messaggi e Mappe
Nuova interfaccia di Big Sur
In macOS 11 Big Sur c’è un significativo rinnovo della interfaccia che per alcuni aspetti converge con quella di iPadOS e integra alcune delle novità che vedremo in iOS 14. Il rinnovo è molto importante, probabilmente il maggiore che abbiamo mai visto dal lancio di macOS X. Apple spiega che “ogni singolo elemento è stato ridefinito, dalla curvatura degli angoli delle finestre alla palette di colori e materiali, e nuove funzioni permettono agli utenti di avere ancora più informazioni e controllo”.
Novità nel design grafico
In termini pratici gli elementi distintivi dal punto di vista grafico di macOS 11 Big Sur si incentrano su un maggior minimalismo e su una ridotta intrusività grafica. Apple ha cercato di mantenere il profilo estetico e funzione del sistema operativo famigliare ma aumentando il senso di spaziosità dell’interfaccia. Molte informazioni tecniche, ma utili per avere uno sguardo puntuale, sulle novità di maggior rilievo in questo ambito sono esposte in una guida per sviluppatori. Una serie di immagini che sono auto esplicative, le trovate in questo nostro articolo. Elenchiamo le principali novità, in ogni caso, qui di seguito
- Angoli più arrotondati per le finestre e le finestre di dialogo
- Bordo della finestra di dialogo semplificata e senza linee di margine
- Barre dei Menù e menù semi-trasparenti
- Design più leggero per le finestre
- Nuove icone arrotondate e simili a quelle di iOS
- I pulsanti appaiono solo quando servono, al passaggio del cursore
- Nuove barre laterali a piena altezza
- Nuovi suoni rimasterizzati
- Torna il “bong”, lo storico suono di avvio del Mac
- Nuovo dock, più trasparente e con un design “galleggiante”
- Utilizzo di simboli unificati tra le varie applicazioni
Centro controllo
In macOS Big Sur arriva anche un nuovo centro di controllo. Qui sono consolidati tutti gli elementi della barra di menù per un facile accesso. Troviamo tra gli altri: Wi-Fi. Bluetooth, Airdrop ecc. ecc. Gli elementi che lo prevedono si possono espandere, altri possono essere aggiunti. È sempre possibile spostare gli elementi del centro di controllo alla barra del menù
Centro di notifiche ridisegnato
Il centro notifiche, che ora include anche i widgets, è stato massicciamente ridisegnato. La maggior parte delle notifiche sono interattive e possono essere gestite individualmente. Con un click prolungato si possono avere altre informazioni da un link oppure ascoltare un podcast o leggere una mail. È anche possibile raggruppare le notifiche per app o per sequenza.
Un Safari tutto nuovo
Secondo un aggiornamento dell’ultima ora, Safari sarebbe stato massicciamente modificato in macOS. Non si comprendeva bene dalle indiscrezioni che cosa sarebbe cambiato, ma il solitamente affidabile Mark Gurman di Bloomberg sostenva che ci sarebbero state numerose novità. In effetti Safari è stato davvero profondamente rinnovato al punto che secondo Apple si sente di sbilanciarsi al punto di dire che “è il più importante aggiornamento dall’introduzione di Safari nel 2003″. Ecco qui di seguito le più importanti novità di Safari in Big Sur
- Il nuovo motore JavaScript incrementa sostanzialmente le prestazioni di Safari ora superiori, dice Apple, a quelle di altri browser su Mac e PC
- I pannelli sono stati ridisegnati per rendere la navigazione con Safari più rapida e intuitiva (le icone dei siti appaiono di default per riconoscere i pannelli aperti, è possibile vedere un’anteprima della pagina web passando il cursore sul pannello)
- Come in Safari per iOS è possibile avere un’anteprima delle pagine tenendo cliccato più a lungo un pannello
- È possibile personalizzare la pagina iniziale aggiungendo un’immagine di sfondo e sezioni quali Elenco lettura e Pannelli iCloud.
- Safari ha una traduttore integrato. Il browser è in grado di identificare e tradurre intere pagine web da sette lingue diverse (per ora non l’Italiano)
- Le estensioni si possono scaricare dal Mac App Store
- Gli sviluppatori possono facilmente convertire le estensioni per Chrome su Safari
- È possibile importare la storia di navigazione, i segnalibri e le password salvate su Chrome
- È possibile avere un rapporto dettagliato sul livello di privacy di un sito sui tracker
- Monitoraggio delle password: Safari tiene d’occhio le credenziali a rischio di pirateria a causa di specifiche falle di sicurezza (ad esempio un sito su cui sono state usate è stato hackerata); se questo è accaduto vi avverte di cambiarle
- Safari in macOS Big Sur supporta i contenuti 4K HDR e Dolby Vision da Netflix a patto di avere un Mac del 2018 o successivo
- Il consumo è stato ridotto. Secondo Apple è possibile vedere tre ore di video in più e navigare per un’ora in più rispetto a Chrome e Firefox
App messaggi rinnovata in macOS 11
L’app Messaggi su macOS 11 Big Sur include nuovi strumenti per gestire meglio le conversazioni importanti e di inviare messaggi più espressivi. Derivato direttamente dalla versione per iPad (è un’applicazione Catalyst), il programma si porta dietro alcune delle funzioni che abbiamo visto sul tablet. Tra le altre principali novità segnaliamo:
- È possibile fissare le conversazioni preferite in cima all’elenco dei messaggi per accedervi al volo. Si possono avere fino a nove conversazioni in evidenza e tenerle d’occhio al volo con indicatori animati che segnalano se qualcuno sta scrivendo
- La funzione di ricerca è stata ridisegnata. Ora offre risultati organizzati per link, foto e termini corrispondenti
- I messaggi si possono personalizzare con palloncini, coriandoli. Si possono applicare effetti anche ai fumetti delle singole conversazioni.
- È possibile creare e personalizzare le Memoji sul Mac
- Un selettore di foto e immagini, permette di condividere immagini, GIF e video
- È possibile replicare In-Line a specifiche stringhe di testo
- Le chat di gruppo possono essere personalizzate con foto, Memoji ed emoji
- La funzione “Menzione” permette di indirizzare un messaggio ad una specifica persona e ricevere una notifica da una conversazione solo quando siamo menzionati
- Se una chat è silenziata, quando qualcuno ci cita abbiamo una notifica diretta
Mappe potenziato su macOS 11 Big Sur
L’app Mappe su macOS 11 Big Sur è stata totalmente ridisegnata andando a convergere con quella di iOS 14.
- In Mappe per macOS 11 sono supportati itinerari per i ciclisti e per i veicoli elettrici. È possibile inviare l’itinerario all’iPhone
- Sono disponibili guide delle città con un elenco curato da alcuni siti specializzati
- In aggiunta a questo sono disponibili per alcune città le zone a traffico limitato e a pagamento e i luoghi dove sono collocati le camere di rilevamento della velocità e le camere per le infrazioni al passaggio con il rosso.
- Nei paesi dove questa funzione è supportata arriva Look Around, per guardare dal vero una strada o un percorso
- Sono disponibili le mappe degli interni di alcuni aeroporti e centri commerciali.
Altre novità di macOS 11 Big Sur
MacOS 11 Big Sur introduce numerose altre novità che sono forse meno impattanti di quelle che abbiamo appena elencato ma che in alcuni casi possono essere importanti e in altri semplicemente comode.
- Le App di App Store avranno tabelle specifiche e standardizzate che ne elencano le prerogative dal punto di vista della privacy
- L’aggiornamento del sistema operativo avverrà in background
- Gli AirPods e i dispositivi Beats passeranno da un dispositivo all’altro automaticamente. Un pop up segnala quale dispositivo sta riproducendo l’audio
- La batteria apprende le routine di ricarica per ridurre il suo degrado nel tempo e mostra un grafico dell’utilizzo degli ultimi dieci giorni
- Nuovi strumenti di ritocco in Foto
- Possibilità di condividere e suddividere i promemoria con altre persone con cui si gestisce un compito
- QuickLook permette di fare rapidi aggiustamenti a quasi ogni tipo di documento
Compatibilità macOS 11 Big Sur
MacOs 11 Big Sur girerà sulla maggior parte dei Mac su cui oggi gira Catalina. Per la precisione
- MacBook 2015 e seguenti
- MacBook Air 2013 e seguenti
- MacBook Pro 2013 e seguenti
- Mac mini 2014 e seguenti
- iMac 2014 e segfuenti
- iMac 2017 e seguenti
- Mac Pro 2013 e seguenti
Data di rilascio di macOS 11 Big Sur
La prima beta di macOS 11 è stata presentata il 22 giugno nel corso della conferenza per sviluppatori. Le prime release beta saranno disponibili per gli sviluppatori e riservate ad alcune tipologie di beta tester; nelle settimane successive saranno rilasciate man mano nuove beta, incluse quelle per gli iscritti al programma beta pubblica che consente a chiunque lo desideri di provare in anteprima il nuovo sistema. Per la versione definitiva bisognerà aspettare fine settembre o le prime settimane di ottobre, come da consuetudine: macOS 10.15 Catalina è stato rilasciato il 7 ottobre 2019; Mojave il 24 settembre 2018, High Sierra il 25 settembre 2016, Sierra il 20 settembre, El Capitan il 30 settembre 2015, Yosemite il 16 ottobre 2014 e Mavericks il 22 ottobre 2013. Le prime settimane di ottobre, sembrano dunque quelle più probabili per il lancio del nuovo sistema