In occasione del keynote di apertura della WWDC 2019, conferenza riservata agli sviluppatori, Apple ha presentato – tra le altre cose – l’anteprima di macOS 10.15 Catalina, nome in codice del nuovo sistema operativo per Mac che sarà rilasciato al pubblico in autunno e che integra nuove funzionalità, nuove app e nuove tecnologie di particolare interesse per utenti e sviluppatori.
La prima versione beta pubblica del sistema operativo è stata rilasciata il 24 Giugno: ecco quello che dovete sapere se volete installarla in una macchina di prova.
Le novità di macOS 10.15 Catalina non sono tantissime, in ossequio a una politica dei piccoli passi che Apple persegue con i sistemi operativi, aggiornati di anno in anno e affinati progressivamente. Questo significa che una buona parte dei cambiamenti del sistema operativo sono nel profondo del sistema operativo e non influiscono nella quotidianità se non nella velocità o nella stabilità. Altre, di cui Macitynet ha pubblicato già alcune schermate, sono funzionali. Vediamo le principali
- 1 Il nome: macOS Catalina
- 2 La morte di iTunes
- 3 Applicazioni aggiornate
- 4 Altre app aggiornate
- 5 Nuove app
- 6 Sidecar
- 7 Migliora Accessibilità
- 8 Miglior sicurezza in Catalina
- 9 Protezione contro keylogger e affini
- 10 Protezione contro l’accesso indesiderato al file sistem
- 11 Blocco attivazione
- 12 Nuove funzionalità per il Gatekeeper
- 13 Protezioni per il software di basso livello nel sistema
- 14 File di sistema a sola lettura
- 15 Progetto Catalyst
- 16 Altre novità minori
- 17 Quali sono i Mac compatibili con macOS 10.15 Catalina?
- 18 La versione beta
- 19 Data di rilascio di macOS 10.15 Catalina
Il nome: macOS Catalina
Fino a OS X 10.8, Apple ha usato il nome dei grandi felini per identificare le versioni del sistema operativo; la versione 10.0 si chiamava ad esempio Cheetah, Ghepardo, poi sono arrivati Puma, Jaguar e così via fino a Mountain Lion). Da OS X 10.9 in poi, Apple ha usato come nomi in codice di rilevanti elementi del territorio californiano. Si è cominciato con OS X 10.9 Mavericks che prendeva il nome da una nota località californiana nella quale è possibile praticare surf, passando poi Yosemite, El Capitan, Sierra, High Sierra fino all’ultimo macOS 10.14 Mojave un deserto californiano.
macOS 10.15 Catalina, cui Apple dedica una pagina con anteprima, presenta ancora un riferimento alla California: è un’isola dell’arcipelago delle Channel Islands in California, situata a circa 30 km dalle coste della Contea di Los Angeles di cui fa parte. L’isola, come accaduto in passato per i luoghi notevoli della California che l’hanno preceduta nella denominazione, si è “prestata” per lo scatto fotografico che farà da sfondo scrivania. Se vi interessa avere fin da ora la schermata di sfondo, senza scaricarvi la beta, trovate tutte le istruzioni qui.
La morte di iTunes
Apple con Catalina dice addio ad iTunes. Al suo posto ci sono tre app che dovrebbero semplificare e migliore le modalità con le quali gli utenti scoprono e fruiscono musica, show televisivi, film e podcast. Apple, mentre fa sparire in anticipo, una per una, le tracce di esistenza di iTunes (sono stati ad esempio cancellati i nomi di sottodominio che facevano riferimento allo storico servizio) spiega dettagliatamente come “sopravvivere” alla scelta tecnica che ha comportato la nascita di alcune nuove applicazioni. Un passaggio importante visto la rilevanza di un programma che per qualcuno faceva troppo, ma che era comunque indispensabile per tanti servizi.
Musica
Una di queste è Musica per Mac utile per scoprire e comprare musica tra oltre 50 milioni di brani, playlist e video musicali; integra anche lo storico iTunes Music Store per l’acquisto di brani, Ovviamente la parte proponderante viene affidata ad Apple Music per lo streaming di musica. Da segnalare il fatto che il nuovo player musicale fornisce anche i testi delle canzoni.
Apple Tv
Apple TV offre i canali di Apple TV, consigli personalizzati e oltre 100.000 film e show televisivi da iTunes che è possibile sfogliare, acquistare o affittare, riproducendo – quando disponibili – contenuti 4K HDR e con Dolby Atmos (sui Mac del 2018 e seguenti con schermi 4K). Consente anche la sincronizzazione tra dispositivi e permette di passare da uno all’altro facilmente. Di fatto è la stessa che abbiamo su tvOS 13 e iOS 13, anche se ci sono novità alcune delle quali diventeranno importanti quando partirà il servizio Apple TV+; ad esempio la funzione Up Next che suggerisce i video che sulla base delle proprie preferenze e delle visualizzazioni precedenti.
Podcast
L’app Podcast, offre accesso a un catalogo di oltre 700.000 programmi, inviando notifiche automatiche quando sono disponibili nuovi episodi. L’app divide i podcast per categorie, collezioni curate da redattori di tutto il mondo e offre funzionalità che consentono di eseguire ricerche sugli episodi secondo presentatori, ospiti o argomenti di discussione.
Sincronizzazione
Le funzioni di sincronizzazione sono sparse tra varie applicazioni oppure collocate all’interno del sistema operativo. Ggli utenti che desiderano sincronizzare i loro dispositivi usando il cavo, è possibile farlo velocemente e facilmente con nuove app dedicate. Quando l’utente collega un dispositivo al Mac, questo verrà mostrato nella barra laterale del Finder, permettendo accesso veloce a funzioni di backup, aggiornamento o ripristino. Questa funzione è dimostrata in questo nostro articolo.
Applicazioni aggiornate
Apple in Macos 10.15 Catalina, non ha solo annunciato le nuove applicazioni per sostituire iTunes, ma ne ha anche aggiornate alcune già conosciute. In parte la ragione di queste novità è la messa in linea con le applicazioni rinnovate su iOS 13.
App Foto
L’applicazione Foto è proprio una di quelle che porta con sé le novità che abbiamo visto in iOS 13. L’interfaccia cambia in maniera radicale, supportata da una intelligenza artificiale aggiornata e più potente. In particolare
- Le foto sono organizzate per data
- L’anteprima delle foto presenta immagini più grandi
- Il processo di machine learning identifica le foto sulla base delle persone e dell’evento e raggruppa le immagini sulla base di queste informazioni
- La modifica dei Ricordi viene sincronizzata tra dispositivi
- L’app sceglie le foto migliori e rimuove i duplicati
- La presentazione delle foto ha una nuova grafica
App Note
Importanti anche le novità di Catalina per Note, modificata per essere più funzionale e potente. Al pari dell’App Foto anche qui intervengono novità nell’interfaccia e nelle funzioni svolte dal”intelligenza artificiale. Le novità più importanti di Note sono
- Le Note sono presentate in galleria e con anteprima dei contenuti
- È possibile condividere le Note anche in forma bloccata (senza possibilità di editing)
- Il processo di analisi di Foto interviene anche su Note, identificando i soggetti ritratti nelle immagini allegate che possono essere ricercate sul soggetto riprodotto dalle immagini
- Il sistema di acquisizione dei testi con funzione scanner si interfaccia con un OCR interno. Le note possono quindi essere ricercate anche sui testi acquisiti con la funzione scanner
App Promemoria
L’applicazione Promemoria, come succede su iOS 13, è stata totalmente ridisegnata sia dal punto di vista dell’interfaccia che delle funzioni.
- Promemoria ha un miglior supporto da Siri. Le frasi possono essere più lunghe e l’assistente virtuale fornisce migliori suggerimenti.
- Siri suggerisce la creazione di un promemoria mentre si scrive un messaggio (ad esempio chiede di scrivere un promemoria quando si dà un appuntamento a qualcuno)
- Se si applica un Tag a qualcuno in un promemoria l’applicazione ricorda quando è tempo di contattare la persona taggata
- I promemoria possono essere strutturati per gruppi
- È possibile personalizzare colori e simboli dei promemoria
- I Promemoria possono essere organizzati per giornata, programmati, messi in evidenza
- È possibile includere allegati (foto, documenti, link) ai Promemoria
Altre app aggiornate
Apple in Catalina ha aggiornato, come sempre accade, molte delle app storiche. Anche se le novità non sono radicali troviamo interessanti avanzamenti funzionali e di interfaccia in
- Mail mette nel cestino direttamente messaggi da specifici indirizzi o silenzia specifici thread
- Safari ha una nuova pagina di inizio con suggerimenti di Siri basati sulla esperienza di ricerca. Quando si digita un indirizzo Safari manda, se già presente, ad un tab che si riferisce allo stesso indirizzo
Nuove app
Apple in macOS 10.15 Catalina presenta anche alcune applicazioni non viste fino ad oggi. Anche qui le connessioni con iOS 13 sono importanti ed evidenti perchè si tratta di programmi che si collegano in maniera specifica con il sistema operativo mobile o che sono nate direttamente da esso.
App Tempo di utilizzo
La funzione Screen Time (Tempo di utilizzo in italiano) sul Mac offre funzionalità sulla falsariga dell’omonima funzione vista su iOS. È possibile ottenere un resoconto di quanto tempo si passa su determinate app o sul web e decidere anche dei limiti. È disponibile la funzione “ancora un minuto”, per dare ad esempio il tempo all’utente di terminare un determinato lavoro o eseguire un logout. È possibile programmare orari nei quali stare lontani dal Mac e capire dettagliatamente quanto tempo si passa su app, siti web o app divise per categorie.
App Find My
Viene portata su Mac l’app Find My che è una versione rinnovata e molto più potente di Find My iPhone. Il programma permette di rintracciare tutto, familiari, amici ma anche iPhone, iPad e Mac smarriti o peggio rubati, persino quando sono offline. Il funzionamento di Find My per l’utente finale è semplicissimo, ma il suo funzionamento tecnico è complesso. Lo spieghiamo in un articolo specifico. Tra le funzioni che Find My è in grado di svolgere c’è anche la completa disabilitazione del Mac, al pari di quello che accade con iPhone. In assenza della login e della password di Apple ID l’iMac non potrà essere inizializzato e quindi formattato. Si tratta di una opportunità che però risiede nel chip di sicurezza T2, non presente in tutti i Mac, ma solo quelli di ultima generazione.
Sidecar
Con Sidecar, l’iPad può essere sfruttato per estendere il display del Mac e come tavoletta grafica sfruttabile con applicazioni specifiche. Per gli utenti in movimento con Mac e iPad, Sidecar permette di avere un’estensione del display sempre a portata di mano.
È possibile usare l’Apple Pencil e sfruttare l’iPad come tavoletta per disegnare in qualsiasi app Mac che offre questa funzionalità. La funzione Sidecar è comoda anche in abbinamento ad applicazioni di editing quali Final Cut Pro X, per disegnare con Adobe Illustrator, per evidenziare in vari modi documenti iWork. Sulla falsariga di quanto è già possibile fare con Continuity, Sidecar funziona senza fili: ottima possibilità per gli utenti in movimento. Tra le applicazioni supportate Apple elenca una serie di software anche di un certo livello come Adobe Illustrator, Maya e Final Cut Pro.
Da segnalare che Sidecar non funziona con tutti i Mac, ma solo con alcuni dei più recenti. Ma ci sono rimedi collaterali
Migliora Accessibilità
In macOS Catalina migliorano ancora le funzioni di accessibilità del sistema operativo. Una nuova tecnologia assistita denominata Voice Control permette di controllare il Mac anche agli utenti che non hanno la possibilità di usare dispositivi di input tradizionali (come tastiera e mouse), permettendo ci effettuare le varie operazioni con la sola voce. Il sistema riconosce elementi dell’interfaccia, assegna dei numeri ai vari elementi e l’utente può interagire in vari modi richiamando i numeri assegnati alle etichette corrispondenti a vari elementi.
Stop alle applicazioni a 32 bit
La futura versione di macOS obbligherà ad eliminare le app a 32 bit, come fatto a suo tempo con iOS 11. Indiscrezioni in proposito erano nell’aria da tempo e Apple stessa ad aprile di quest’anno aveva avvisato gli sviluppatori, spiegando che da giugno in poi tutte le app presentate per la pubblicazione su Mac App Store dovevano supportare i 32 bit / 64 bit.
Quando si avvia una vecchia applicazione a 32 bit su macOS 10.15 viene visualizzato il messaggio “Lo sviluppatore deve aggiornare l’app perché funzioni con questa versione d macOS”. Prima dell’installazione del sistema operativo, inoltre, un messaggio avvisa gli utenti che hanno recentemente eseguito app a 32 bit. La completa transizione di Apple verso i 64 bit è iniziata più di dieci anni addietro, con il supporto 64 bit in Mac OS Leopard nel 2007 e con il passare degli anni eliminando app a 32 bit
Miglior sicurezza in Catalina
Sono importanti, come sempre quando Apple introduce un nuovo sistema operativo, anche le novità in ambito di sicurezza. Apple ha fatto cenno ad alcune di esse in un post per gli sviluppatori spiegando che a partire da macOS 10.14.5 (e quindi anche in macOS 10.15) le nuove applicazioni firmate con il Developer ID di Apple devono essere autenticate prima di poter essere avviate, ovvero devono passare un “check” al fine di individuare contenuti malevoli e verifica problemi nella firma del codice.
L’autenticazione consente di proteggere gli utenti: se la chiave di firma di un Developer ID è, ad esempio, sottratta, il servizio consente di mantenere un audit/cronologia, del software distribuito con la chiave di firma dello sviluppatore. Se quest’ultimo individua versioni non autorizzate dei propri software, può collaborare con Apple per revocare i ticket associati con tali versioni.
È importante segnalare che Apple con macOS 10.15 Catalina colloca i file di sistema su una partizione di sola scrittura. Questo impedisce la modifica di componenti fondamentali dei file.
In realtà le novità sono tante, dalla protezione contro i keylogger al sistema che disabilita il Mac sfruttando il processore T2, come succede con gli iPhone. Molti piccoli dettagli restano sicuramente ignoti ed emergeranno strada facendo. Altri sono sepolti nel codice e non riguardano direttamente gli utenti.
Con il nuovo sistema operativo, Apple alza ulteriormente le barriere protettive, integrando varie novità non visibili, bilanciando i meccanismi che mettono al sicuro le applicazioni, i dati, il sistema operativo vero e proprio e gli utenti.
Protezione contro keylogger e affini
Alcune novità sono idee che arrivano da iOS; su questo, ad esempio, le app che registrano lo schermo devono espressamente chiedere il permesso prima di avviare la registrazione; sulla falsariga di questa funzione, le applicazioni Mac che registrano ciò che l’utente digita sulla tastiera, devono chiedere esplicitamente l’autorizzazione, bloccando potenziali keylogger (strumenti che eseguono lo “sniffing” della tastiera per carpire quanto digitato); con macOS 10.15 Catalina l’utente deve espressamente autorizzare anche app che tentanto in qualche modo di registrare lo schermo (registrazione screenshoot e video) o trasmettere le videate a terzi (es. TeamViewer) , ma anche app che cercando di accedere a documenti, volumi esterni, cartelle dei download, iCloud Drive, unità di rete, ecc.
Protezione contro l’accesso indesiderato al file sistem
macOS Catalina obbliga le app a chiedere il permesso all’utente per l’accesso a dati sensibili o unità di storage collegate al computer. Di nuovo, anche questa è una funzionalità “presa in prestito” da iOS, mostrando una schermata sulla falsariga di quella che appare su iPad e iPhone quando alcune app devono accedere a Contatti, Foto, Calendari, ecc.
Blocco attivazione
Sui nuovi Mac è integrato il chip di sicurezza T2, un controller factotum che, tra le altre cose, offre un nuovo livello di sicurezza grazie all’inclusione di un coprocessore Secure Enclave che protegge i dati del Touch ID e costituisce la base per nuove funzionalità di archiviazione crittografata e Avvio protetto. Una funzionalità denominata Blocco attivazione li rende meno interessanti per i ladri (come per l’iPhone). Il Blocco attivazione dovrebbe funzionare da deterrente contro i ladri (: sui Mac rubati non dovrebbe essere possibile installare una nuova copia di macOS. Ovviamente sarà possibile vendere il computer a pezzi (per le parti di ricambio) ma sicuramente rubare un Mac sarà meno conveniente di prima.
Nuove funzionalità per il Gatekeeper
Il posto più sicuro da cui scaricare le app per il Mac è l’App Store. Apple esamina ogni app prima che venga accettata nell’App Store e la firma per garantire che non sia stata manomessa o alterata. Se viene rilevato un problema relativo all’app, Apple la può rimuovere rapidamente dallo store.
Scaricando e installando app da internet o direttamente dal sito web di uno sviluppatore, macOS continua a proteggere il Mac. Quando installiamo app, plug-in e pacchetti di installazione per Mac da piattaforme diverse dall’App Store, macOS controlla il Developer ID e lo stato dell’autenticazione per verificare che il software provenga da uno sviluppatore noto e che non sia stato alterato. Ora gli sviluppatori possono anche chiedere l’autenticazione delle loro app da Apple; questo significa che prima della distribuzione l’app è stata verificata da Apple e ha superato un controllo di sicurezza. Con macOS Catalina, Gatekeeper verifica tutte le app per identificare problemi noti relativi alla sicurezza, e anziché eseguire una verifica al primo avvio (come avviene ora), controlli sulle app sono effettuati periodicamente e in modo trasparente.
Protezioni per il software di basso livello nel sistema
Per i software che interagiscono a basso livello con il sistema, come ad esempio i driver di alcune periferiche (es. stampanti e webcam), Apple ora sostiene un approccio più sicuro. Gli sviluppatori possono scrivere estensioni che si interfacciano direttamente con i componenti di più basso livello del sistema, come il kernel, ma anziché le estensioni per il kernel, Apple invita a scrivere estensioni per il sistema, elementi “isolati” dal kernel e in quanto tale molto più sicuri. Catalina sarà l’ultima versione di macOS a consentire “senza compromessi” di estensioni per il kernel. Con i futuri sistemi operativi, non sarà possibile usare estensioni per il kernel e i software che usano questi meccanismi dovranno essere convertiti in estensioni di sistema.
File di sistema a sola lettura
I file di sistema, in macOS Catalina sono memorizzati in una partizione nascosta a sola lettura (tecnicamente un “contenitore” APFS), non modificabile neanche dall’amministratore di sistema. Per semplificare le operazioni dal Finder sarà possibile come sempre accedere al volume dell’unità disco principale accedendo a tutte le cartelle come prima. Se si prova ad ogni modo di eliminare un file di sistema, quest’a operazione non viene consentita (su macOS 10.14 era richiesta la password dell’utente amministratore). Non è in pratica più possibile modificare le “radici” di macOS. I più smaliziati possono ovviamente sempre farlo disabilitando ilSystem Integrity Protection (SIP), la tecnologia che da OS X El Capitan in poiimpedisce ai software potenzialmente pericolosi di modificare le cartelle e i file protetti sul Mac.
Progetto Catalyst
Il progetto Catalyst tecnicamente non avrebbe molto a che fare con quel che gli utenti vedranno su macOS 10.15 Catalina, ma l’idea che Apple ha avuto di permettere agli sviluppatori di app per iPad di creare facilmente una versione per Mac, è da segnalare.
Progetto Catalyst, in precedenza noto con il nome in codice di Marzipan, e ora noto come Catalyst, non è quindi solo un pacchetto di strumenti software e di API che renderanno facile conferire le loro applicazioni e farle girare nativamente su Mac (cosa che Apple per prima ha fatto con alcuni programmi come News, Stocks, memo vocale), ma anche un modo per aumentare la disponibilità di applicazioni per Mac. Gli sviluppatori potranno infatti creare un’app Mac da quella per iPad con pochissimi aggiornamenti del codice.
Come spieghiamo altrove, è uno degli effetti del processo di biforcazione tra iPhone e iPad e che ha un iPadOs il suo elemento di maggior visibilità. In termini pratici con il nuovo OS per il tablet, gli sviluppatori sono incentivati a creare applicazioni che non sono semplici derivati da quelle per iPhone, ma studiate specialmente per le funzioni di iPad e l’hardware di iPad. In questa prospettiva scrivere una buona applicazione per iPad sarà quasi come scriverla per Mac. Per questo Catalyst non darà beneficio solo il mondo Mac che avrà più applicazioni ma anche il mondo iPad.
Altre novità minori
Ovviamente le novità non sono tutte qui. Ce ne sono di minori ma non per questo non interessanti. Eccone alcune
- macOS 10.15 supporta Accedi con Apple, una funzione che permette di usare le proprie credenziali Apple ID per autenticarsi ad altri servizi, siti o applicazioni
- Quando Catalina è abbinato ad un Apple Watch, lo smartwatch può svolgere funzioni di autenticazione. Ne parliamo più diffusamente qui
- MacOs Recovery permette di ripristinare il sistema operativo da una versione precedente
- Supporto per fonti e lingue internazionali migliorato
- Interfaccia iCloud con videocamere domestiche
- Sparisce la storica Dashboard
- Finestra flottante sopra alle altre finestre per il PIP in Quicktime
- Con l’app Anteprima si possono ora firmare i documenti in PDF
- La shell di default è ora ora zsh, un’estensione della Bourne shell che integra varie migliorie, fra le quali alcune caratteristiche mutuate da bash, ksh e Tcs
Quali sono i Mac compatibili con macOS 10.15 Catalina?
Apple spiega che macOS 10.15 potrà essere installato sui seguenti Mac:
- MacBook 2015 e seguenti
- iMac 2012 e seguenti
- MacBook Air 2012 e seguenti
- iMac Pro 2017 e seguenti (tutti i modelli)
- MacBook Pro 2012 e seguenti
- Mac Pro 2013 e seguenti
- Mac mini 2012 e seguenti
Alcune funzionalità (es. la riproduzione di contenuti 4K, 4K HDR, 4K Dolby Vision, Dolby Atmos e HDR10) richiedono ovviamente Mac più recenti. Il Dolby Atmos è disponibile su notebook presentati dal 2018 in poi. Non sono al momento noti i requisiti in termini di memoria RAM ma è ragionevole supporre che il sistema dovrebbe funzionare anche con soli 4GB di RAM ma è molto meglio – se possibile – espandere la RAM a 8GB o 16GB.
La versione beta
Inizialmente Apple ha rilasciato una versione beta per i soli sviluppatori iscritti all’Apple Developer Program su developer.apple.com e per alcuni beta tester selezionati. La Beta Pubblica è disponibile a partire dal 24 Giugno. Ne seguiranno diverse altre (solitamente meno aggiornate di quelle che sono riservate agli sviluppatori). Scaricare la beta è una operazione sempre piuttosto problematica e rischiosa. Vi consigliamo quindi di non farlo se non avete buone ragioni e soprattutto se state usando un Mac che è il vostro computer principale.
Come scaricare le versione beta
Se volete rischiare, scaricare la beta per Mac è relativamente semplice
- Andate a questo indirizzo e fate click su sul pulsante “Sign in”.
- Dovete eseguire il login con il vostro Apple ID e la password. Se non avete un Apple ID fate click su “create one now” e seguite i vari passaggi per creare un nuovo account (bisogna indicare nome, cognome, email, indirizzo, scegliere una password, ecc).
- Dopo aver indicato Apple ID e password, fate click su “Sign in”
- Appare la licenza d’uso, l’accordo tra noi e Apple che bisogna leggere e accettare facendo click su “Accept”
- A questo punto bisogna scegliere la beta di nostro interesse; se vogliamo provare le beta di macOS bisogna scegliere la voce “enroll your Mac” e confermare indicando Apple ID e password.
Data di rilascio di macOS 10.15 Catalina
La versione definitiva di macOS Catalina sarà disponibile in autunno come aggiornamento software gratuito per i Mac introdotti a metà 2012 o successivamente.
Se volete saperne di più del nuovo sistema operativo desktop, potete dare una occhiata alla sezione con tutte le novità e gli aggiornamenti su macOs 10.15 Catalina. Su macitynet.it trovate tutte le novità di iOS 13, e le notizie di WWDC 2019 dove è stato presentato macOS 10.15 Catalina. Se volete saperne di più su iPadOs potete dare una occhiata qui Per quanto riguarda watchOS vi diciamo tutto qui.