In un comunicato ufficiale il Dipartimento di Giustizia (DOJ) USA ha informato della decisione dell’editore Macmillan (Holtzbrinck Publishers) di patteggiare sul caso dell’ormai noto cartello sugli ebook che coinvolgeva anche Apple e altri 4 fra i maggiori editori.
Macmillan è l’ultimo dei protagonisti che decide di venire a patti con il DOJ statunitense, dopo la decisione iniziale di Hachette Book Group, HarperCollins Publishers e and Simon & Schuster e quella più tardiva di Penguin Group lo scorso dicembre. Ora il Dipartimento di Giustizia si concentrerà solo contro Apple, rimasto l’unica entità a non aver deciso di patteggiare e che probabilmente dovrà affrontare il processo il prossimo giugno.
In base all’accordo, Macmillan dovrà immediatamente eliminare le restrizioni imposte su sconti e altre promozioni per i rivenditori di e-book e gli sarà vietato fino al dicembre 2014 di stipulare nuovi accordi con simili restrizioni. Inoltre dovrà attenersi ad uno stretto programma di antitrust, comunicando repentinamente al DOJ qualunque iniziativa venga presa attraverso accordi con altri editori; infine per cinque anni l’editore non potrà applicare alcuna clausola contrattuale con i rivenditori che possa favorire uno o alcuni di essi a discapito di altri. Con tali restrizioni presto i prezzi dei libri editi da Macmillan dovrebbero iniziare a scendere.
In Europa Apple e altri quattro editori tranne Penguin hanno deciso di patteggiare; è probabile che anche in USA Apple possa decidere di venire a patti con il DOJ prima dell’inizio del processo che, nel caso, dovrà affrontare in solitaria. Qui di seguito il comunicato ufficiale del Dipartimento di Giustizia USA.
