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MacKeeper, parte class action: «Crea falsi allarmi»

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MacKeeper festeggia cinque anni di esistenza ma gli sviluppatori di quella che viene accusata di essere una inutile e fastidiosa utility per Mac, hanno poco da festeggiare giacché rischiano di dover risarcire gli utenti che in una specifica class-action hanno chiesto 2 milioni di dollari di rimborsi.

Rilasciata nel 2010 e inizialmente sviluppata dalla società ucraina ZeoBIT di Kiev, l’applicazione in questione è stata ripetutamente accusata di presentare pericoli inesistenti al fine di convincere gli utenti al suo acquisto. A  ridurre la simpatia per il programma c’è una martellante campagna pubblicitaria: chiunque abbia un Mac ha più e più volte visto comparire banner e finestre che pubblicizzano MacKeeper.

La causa collettiva è stata depositata a maggio dello scorso anno a nome di Holly Yencha, residente nello stato della Pennsylvania, che contesta agli sviluppatori di presentare falsi messaggi allarmistici e creare volutamente problemi al sistema operativo al fine di convincere gli utenti a pagare i 39.95 dollari richiesti dalla versione completa, con l’obiettivo iniziale di chiedere 5 milioni di dollari in danni.

La class action è prossima alla discussione, da quanto si apprende da documenti depositata presso la Corte Distrettuale per il Western District della Pennsylvania. In base ai termini dell’accordo, ZeoBIT metterebbe a disposizione 2 milioni di dollari in un fondo per chi accetta il rimborso, al patto di non riconoscere ulteriori responsabilità, come da consuetudine in tali transazioni.

Da quanto si apprende da documenti presentati nella citazione, il business di ZeoBIT si è rivelato finora piuttosto redditizio, giacché solo negli USA almeno 650.000 utenti avrebbero acquistato l’applicazione MacKeeper. Con un prezzo di vendita di 39.95 dollari per ogni copia, ZeoBIT potrebbe aver ottenuto almeno 26 milioni di dollari di ricavo solo negli Stati Uniti, spiegando a questo punto il perché è facile imbattersi dappertutto e quotidianamente con i suoi banner.

Ad aprile del 2013 ZeoBIT, che ora indica il suo quartier generale a Sunnyvale (California), ha venduto MacKeeper a una società denominata Kromtech Alliance Corp., affiliata con ZeoBIT in Ucraina e pare che molti impiegati di ZeoBIT si siano trasferiti nel nuovo quartier generale di Colonia in Germania.

Kromtech sta cercando di riabilitare l’immagine di MacKeeper per permettere al franchisee di continuare a funzionare ma anche con le versioni più aggiornate restano i timori di false segnalazioni delle routine pseudo-diagnostiche che l’applicazione dovrebbe consentire di eseguire. Come abbiamo già spiegato qui, gli sviluppatori arrivano a offrire fino al 50% di commissione sulle vendite e molti siti hanno la colpa di propagandare un software poco o per nulla utile, allettati dalle forti percentuali fornite dall’affiliazione. Come ripetuto più volte, questa utility per molti potrebbe essere scarsamente utile, diverse delle operazioni che svolge sono facilmente replicabili con programmi gratuiti se non addirittura con il solo sistema operativo.

Se lo avete installato per errore, potete eliminare le ultime versioni uscendo dall’applicazione, trascinando l’icona dell’applicazione nel cestino, confermando con nome utente e password dell’utente amministratore la disinstallazione e facendo finalmente click su “Uninstall MacKeeper”.

Una delle tante pubblicità che invita a scarica Mackeeper
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