Il più pubblicizzato dei software Mac non serve a nulla. Si tratta di MacKeeper bollato come tale, in altre parole inutile, da TheSafeMac, in sito specializzato in sicurezza del mondo Apple.
Chi legge queste note non può non conoscere MacKeeper. La pubblicità che lo riguarda è ossessiva e appare ovunque, legata al tipo di computer usato (un Mac) e alla tipologia delle ricerche. Zeobit, la società che si occupa del marketing di questo prodotto (e che ha investito probabilmente milioni di dollari per reclamizzarlo), usa banner, finestre popup, annunci in testo che invitano a scaricare l’utility per risolvere presunti problemi, “pulire il Mac”, “mettere in sicurezza il computer”, “ottimizzarlo”, ecc.
L’invadenza è tale da spingere alla repulsione nei suoi confronti i più scafati utenti; gli stessi “concorrenti” di MacKeeper, software house che sviluppato applicazioni destinate a ottimizzare il Mac, ritengono di essere danneggiati da questa invadenza perché finiscono per essere confusi con chi è tanto insistente e pervasivo ed essere ugualmente respinti nel loro messaggio. Il messaggio pubblicitario è volutamente ambiguo: si cerca di sfruttare la tendenza degli utenti (in particolar modo quelli provenienti da Windows) a credere di avere urgente bisogno di applicazioni per la pulizia e l’ottimizzazione del sistema, spingendoli a scaricare MacKeeper. Il messaggio spesso sfiora il paradosso: essendo ad esempio del tutto inutili le funzioni per scegliere le applicazioni di default per aprire un file (è una normalissima funzione di serie con il sistema operativo), per modificare gli elementi di login caricati all’avvio (si può fare dalla sezione “Utenti e gruppi” delle Preferenze di Sistema), la ricerca di file e altre.
A fronte di tutto questo TheSafeMac ha cercato di saperne di più, svelando alcuni interessanti retroscena e le politiche commerciali che viaggiano sul filo del rasoio della legittimità. L’azienda che sviluppa MacKeper, ad esempio, ha comprato il dominio clamxav.org che suona come l’antivirus gratuito ClamXav (il cui reale dominio di riferimento è http://clamxav.com) sfruttando il sito per pubblicizzare MacKeeper e prevedendo un pulsante che fino a qualche tempo addietro anziché scaricare l’antivirus gratuito, scaricava MacKeeper. Non ci sono prove che ZeoBIT (o Kromtech) sia ancora oggi titolare del dominio clamxav.org ma i domini clamxav.org, mackeeper.com, zeobit.com e kromtech.net, protetti con il servizio WhoisGuard, sono tutti registrati usando i servizi di eNom. Un dominio che ancora una volta punta a MacKeeper è anche malwarebytesmac.org, nome del tutto simile a malwarebytes.org, società che produce un antimalware molto noto e apprezzato tra gli utenti di PC con Windows.
In rete si trovano molte recensioni e opinioni di utenti del tutto positive se non entusiaste. Secondo TheSafeMac, questo deriva dal fatto che gli sviluppatori offrono il 50% di commissione sulle vendite. In altri casi vediamo in atto tecniche di astroturfing, recensioni pilotate e destinate a siti noti, al fine di produrre artificiosamente consenso.
In altri casi, almeno questa è la scusa apportata da Zeobit, sono gli stessi affiliati, senza alcun mandato da parte dello sviluppatore ma allettati dalle potenti percentuali fornite dall’affiliazione, a lanciarsi in azioni molto discutibili, come la registrazione di domini che ricordano nomi di prodotti o di antivirus, per mandare al sito di Zeobit e garantirsi un profitto.
Quel che appare certo è che in alcuni casi alcuni software AdWare, programmi installati nel computer in maniera fraudolenta per distribuire pubblicità indesiderata in ogni modo possibile, distribuiscono anche pubblicità di MacKeeper e questo è sicuramente antitetico. Una società che vuole avere un credito, non deve sfruttare canali tanto ambigui e fastidiosi per far conoscere i propri prodotti e la propria attività.
Negli USA qualcuno si è stancato e sono partite due class action separate per presunta frode, con lo studio Holly Yencha della Pennsylvania che chiede risarcimenti per 5 milioni di dollari.
Il consiglio è di stare alla larga da MacKeeper. Come provato da TheMacMedic, questa utility è scarsamente utile, molte delle operazioni che svolge sono facilmente replicabili con programmi gratuiti se non addirittura con il solo sistema operativo. In altre occasioni, almeno questo si legge nell’articolo, ci sarebbero anche problemi determinati da MacKeeper come rallentamenti e instabilità del sistema operativo.
Se lo avete installato per errore, potete eliminare le ultime versioni uscendo dall’applicazione, trascinando l’icona dell’applicazione nel cestino, confermando con nome utente e password dell’utente amministratore la disinstallazione e facendo finalmente click su “Uninstall MacKeeper”.