Macitynet quest’anno sarà al Cebit.
La presenza del nostro sito all’evento informatico di Hannover fino a qualche anno fa sarebbe suonato quanto meno strano. Nonostante si tratti, infatti, della principale rassegna informatica e dell’elettronica di consumo al mondo per numero di espositori (2800) e di visitatori, la sua rilevanza per chi segue il nostro sito segue storicamente è stata sempre limitata se non addirittura irrilevante.
La ragione era da trovare nella progressiva riduzione del significato del Mac, arroccato su posizioni ultraprietarie non solo sul piano software ma anche su quello hardware. Ma la visione di una piattaforma che si chiudeva sempre più in se stessa usando un sistema operativo, per quanto di qualità , diverso da quello usato dal resto del mondo, processori di nicchia e persino periferiche con connettori differenti da quelli della stragrande maggioranza dell’universo informatico, è andata progressivamente cambiando e ora siamo in una situazione ben diversa.
In termini pratici ora il Mac, dal punto di vista hardware, è in linea con il mondo PC con il quale condivide praticamente tutto, dai processori agli standard di collegamento delle periferiche. Con l’avvento di Mac Os X è diventato anche più facile scrivere driver o rendere compatibili quelli per PC con i computer della Mela. Il risultato è stato che chi si occupa di semiconduttori, periferiche, accessori, sistemi di input, per i Pc nei suoi annunci, direttamente o indirettamente, interessa anche il Mac così che al Cebit è molto facile girando tra gli stand trovare gadget, novità e gustose anticipazioni che toccano molto da vicino chi usa un computer della Mela.
Questa situazione di interscambio e di comunanza si sta ora spingendo anche oltre e diventa anche più esasperata con il sorgere prepotente di piattaforme come il Web e il Voice Over Ip che minacciano alla base il concetto di sistema operativo come discrimine e separatore di mondi informatici. Per non dire di che cosa significa l’avvento di cellulari intelligenti, dispositivi da tasca e sistemi convergenti che si collocano su un piano diverso e superiore rispetto a quello dell’hardware informatico così come sempre lo abbiamo inteso, rivoluzionando molti degli aspetti tradizionali e ormai stantii con cui abbiamo guardato ai computer in passato.
In questa rivoluzione Apple sta avendo e avrà un ruolo determinante. Senza scomodare iPhone (la cui ombra c’è da scommettere si agiterà nei discorsi di più di un espositore e tra gli stand) l’esempio più evidente del cambiamento imposto al mondo da Apple è nell’iPod.
Su di esso Apple ha giocato una scommessa, defocalizzando l’attenzione dal “computer” in senso stretto per portare l’utilizzatore ma anche i produttori di accessori, gli sviluppatori (che in questo caso sono anche i fornitori di contenuti, come le case discografiche), a ragionare su un piano diverso, elidendo la barriera tra Pc e Mac e focalizzando l’attenzione sull’esperienza d’utilizzo, sulla personalizzazione (ma con iPod si può addirittura parlare di “personalità “) degli oggetti che si proiettano nella vita comune.
Apple ha di fatto creato un nuovo mondo e uno standard, concettuale ma anche tecnologico, il dock, intorno al quale si sono precipitati migliaia di realtà grandi e piccole che saranno presenti al Cebit per annunciare le loro novità e a tutti costoro poco, anzi niente, importa che l’utilizzatore che passa per i corridoi usa iPod su Mac o su Pc.
Macitynet, che per l’occasione svolge i suoi servizi in collaborazione con iStuff di Milano, sarà , quindi, ad Hannover per testimoniare tutto questo, con gallerie fotografiche e filmati che andranno on line nel corso del fine settimana e durante tutto il corso della prossima settimana.