Con il testo semplice si può fare moltissimo. Nella nostra serie di recensioni dedicate ai programmi per Mac che consentono di scrivere utilizzando il Markdown, che abbiamo raccolto a partire da questa pagina, ci sono molti campioni della scrittura creata utilizzando il testo semplice con un linguaggio di marcatura leggera per dare gli attributi formali e strutturali necessari alla corretta formattazione di un testo senza rimanere prigionieri in un formato proprietario o comunque a rischio obsolescenza (come tutti i formati dei documenti strutturati, ad esempio). Una coppia molto interessante è quella delle app realizzate da Hog Bay Software, delle quali TaskPaper è il campione.
L’app creata dall’azienda americana consente infatti di creare promemoria strutturati con l’uso della sintassi del Markdown e con l’ausilio di documenti di testo semplice. Un esercizio utile anche perché permette di creare documenti complessi in pochissimo spazio, facili da sincronizzare sia con iCloud che con Dropbox e comprensibili anche se si decide di abbandonare il software perché facilmente “leggibili” da tutti come testo puro. Nonostante continui alacremente il lavoro da parte dello sviluppatore per la versione Mac di queste app, la versione iOS è stata chiusa e il codice lasciato “open”. E qui è intervenuto un altro sviluppatore, Amit Chaudhary, che ha deciso di riprendere le fila del discorso, mantenere l’assoluta compatibilità con il formato e continuare a portare avanti l’app per iOS. Con risultati eccellenti, come vedrete in questo test di Macity.
Come funziona Taskmator
L’app per l’organizzazione dei promemoria è essenzialmente un editor di testo basato sul Markdown, e come tale “digerisce” tutte le varie funzionalità di questo sistema di codifica del testo: titoli, grassetti e corsivo, elenchi, sono la base sulla quale muoversi. Quello che viene però aggiunto è essenzialmente la possibilità di vedere il testo presentato in maniera differente rispetto a quel che farebbe un editor tradizionale con degli stili. E in più ha delle altre funzionalità, come gli allarmi, molto interessanti.
Intanto, l’app è stata portata avanti e integra tutta una serie di tecnologie di sistema: iCloud Drive per la gestione dei dati, document picker, ma anche passcode e Touch ID per bloccare e sbloccare i documenti. Inoltre, l’app è perfettamente integrata con TextExpander, uno dei sistemi più popolari tra i “power user” di iOS per l’utilizzo del testo: in pratica TextExpander gestisce una serie di testi (ma possono essere anche script) che vengono collegati a delle abbreviazioni; quando in Taskmator (e negli altri software compatibili) si scrive la combinazione di lettere che fa da abbreviazione, il sistema inserisce al suo posto la stringa di testo prevista. Un sistema di questo genere può essere potenziato anche dal fatto che, ad esempio, la stringa può essere il riferimento per una data o un orario, che viene inserito nel testo in modo aggiornato.
C’è la possibilità di personalizzare la tastiera, che offre anche una riga di caratteri aggiuntivi (per facilitare la formattazione del testo) e la modalità notturna di scrittura, che crea uno sfondo scuro e caratteri bianchi. Sono più interessanti, però, le funzionalità specifiche di Taskmator. Per i promemoria l’app consente di sincronizzare attraverso iCloud e modificarli con qualsiasi applicazione capace di editare il testo. Taskmator introduce una serie piuttosto ampia di possibilità per compiere le stesse azioni. Ad esempio, si può creare, cambiare o cancellare un promemoria utilizzando sia uno swipe sullo schermo che usando una tag (“@done”) o un comando da menu. Inoltre, da buon cittadino di iOS nella versione più moderna, Taskmator permette di seguire gli Url Scheme, di far aprire i documenti in altre app selezionabili dal menu delle esportazioni, oppure utilizzare AirDrop. In più, oltre alla status bar che permette di vedere tutte le statistiche del caso, ci sono funzionalità di ricerca, filtro del testo, gestione della struttura del testo o della gerarchia dei documenti creati, organizzabili con cartelle, e una serie di altre funzionalità che rendono Taskmator un software maturo, semplice da usare ma molto ricco e complesso.
Come funziona sul campo
Taskmator consente di utilizzare tre tipi di elementi: progetti, task e note. In questa triplice gerarchia, che corrisponde rispettivamente a titolo, elenco puntato e testo semplice, sta la genialità del progetto. Infatti è possibile strutturare in questo modo qualsiasi elenco di testo sotto forma di progetto composto da elementi da compiere (task) ai quali dare contesto grazie ad altre informazioni raccolte come note di testo semplice. La parte del leone la fa il sistema di formattazione del testo, che viene rappresentato in maniera tale da sottolineare il ruolo di questi tre elementi. A cui si possono aggiungere due cose: la prima sono le tag, parole precedeute dalla chiocciola, che consentono di strutturare in maniera operativa gli elenchi perché aggiungono elementi testuali che possono poi venir cercati e aggregati in svariati modi.
Le tag possono essere anche portatrici di effetti nella formattazione, come indica soprattutto la tag che segnala l’esecuzione di un dato task, che può poi essere fisicamente spostato (oltre che graficamente barrato) nella lista degli “Archiviati” a piè di pagina. Ma ci sono anche altre funzioni, come quella che permette di creare allarmi partendo da una scritta nel testo. E questa seconda funzione fa parte di quello che lo sviluppatore continua ad aggiungere al software, inclusa la necessità di aggiornare il codice per adattarlo ai nuovi framework di Apple.
I vantaggi del Markdown
Avere una app robusta e capace di gestire il testo come questa è una opportunità molto interessante. La sensazione utilizzandola è di avere un bloc notes sul quale fare delle liste che però è capace di molto, molto di più ma con una grafica e una interfaccia semplici e che non spaventano. Per chi scrive è risultata particolarmente utile anche perché porta con sé una grande libertà e freschezza nell’uso. L’idea che ci ha colpiti è che, a differenza di altre app anche più complesse e magari gratuite per la gestione dei progetti, delle cose da fare con tag, gestione di aree diverse, sistemi di ricerca e sostituzione apparentemente molto complessi, è che qui stiamo parlando di fondamenta solide basate sul puro testo. Niente database e architetture dei dati complesse e proprietarie.
Qui, in qualunque momento si può uscire dalla app e continuare a lavorare con piacere e tranquillità con qualsiasi altra app. Infatti, per quel che ci riguarda, la scoperta di Taskmator è stata particolarmente piacevole perché ci ha permesso di rimettere mano a progetti che già da tempo gestivamo in questo formato e che portavamo avanti su Mac con TaskPaper ma che non avevamo più la possibilità di gestire con un editor dedicato su iPhone e iPad. Poco male, perché erano perfettamente utilizzabili con una delle tantissime app che gestiscono il testo in Markdown.
L’arrivo di Taskmator è stato particolarmente gradito però perché l’app si fa desiderare per quello che, a nostro parere, dovrebbe essere il cuore di ogni scelta di un software rispetto all’altro: le funzionalità e la ricchezza dell’esperienza dell’interfaccia e non la chiusura e il formato proprietario dei suoi documenti.
In un mondo sempre più connesso, in cui si salta da un contesto all’altro, in cui ogni pochi mesi si assiste a una vera e propria rivoluzione di formati e di quadri di riferimento, avere la possibilità di usare un sistema come il Markdown, che garantisce di attraversare i contesti e i tempi immutato, è un grande vantaggio. Taskmator è uno degli abilitatori che arricchiscono, non che rendono possibile (quello come dicevo grazie al Cielo si può in ogni caso), l’esperienza di uso di queste funzionalità.
Conclusioni
Abbiamo trovato l’uso di Taskmator semplice e potente al tempo stesso. Come dicevamo, l’app è davvero solida e permette di gestire senza problemi documenti anche molto lunghi. Lo sviluppatore non ha solo tenuto aggiornato il codice di Hog Bay Software, ma lo ha anche arricchito con una vasta quantità di innovazioni e miglioramenti che fanno di questa app un utile strumento per l’organizzazione dei progetti e la gestione delle attività. Puo essere impiegata ovunque perché si adatta molto bene a tutte quelle tipologie di utilizzo che un foglio di carta e una penna consentono. Aggiungendo che sistemi di organizzazione delle attività anche complessi e raffinati, come GTD (“Detto fatto”) di Allen, sono in realtà metodo e richiedono capacità di analisi ed esecuzione più che software particolari. Con questo intendiamo dire che si può implementare il metodo GTD senza problemi su questa app come su app dedicate e apparentemente più appropriate, come ad esempio la peraltro ottima (ma costosa) Things.
Prezzi e disponibilità
Taskmato è disponibile come app per iPhone e iPad e costa 4,99 euro su App Store.
Pro:
Solida e basata su txt e Markdown
Flessibile per attività complesse
Arricchita di nuove funzioni
Contro:
La sincronizzazione con Dropbox ogni tanto si incanta