Ore 19:05
Steve Jobs fa il suo ingresso sul palco e porge il benvenuto alle centinaia di sviluppatori provenienti da tutto il mondo per seguire la WWDC. Sono 3800 (Record per una Apple WWDC degli ultimi dieci anni) e provengono da 45 paesi. Anche dalla Cina.
Gli iscritti al programma di sviluppo Apple (ADC) sono oltre 500.000.
La conferenza per gli sviluppatori prevede 110 sessioni di laboratorio e ci sono state ben 400 iscrizioni agli Apple Design Awards che premiano le migliori applicazioni nei vari settori.
Come di consueto nei keynote si comincia con la struttura di vendita di Apple e viene mostrato un video che illustra le cifre dell’attuale successo degli AppleStore: 109 negozi in USA e nel mondo con 1 milione di visitatori per settimana che insieme hanno venduto mezzo milione di dollari di prodotti Apple e di terze parti. La migliore esperienza di acquisto al mondo.
Ora 19:18
Alla fine di questo trimestre Apple ha venduto oltre 16 milioni di iPod e 430 Milioni di canzoni attraverso iTunes Music Store.
Cio’ corrisponde al 76% del mercato per i lettori MP3 e all’82% del mercato della musica digitale nel mese di Maggio. 2005.
Il fenonomeno del podcasting e’ esploso con oltre 8.000 podcast disponibili e costantemente in aumento. Una vera rivoluzione nel mondo della comunicazione ed un vero e proprio sistema di Radio-fai-da-te che è diventato uno standar aperto.
Ore 19:21
Jobs annuncia il supporto diretto al Podcasting all’interno di iTunes. Gli utenti saranno in grado di sottoscrivere, scaricare podcast vecchi e nuovi. Viene mostrato il Podcast di Adam Curry: la pagina dedicata alle copertine dei dischi su iTunes cambia a seconda del podcast che viene trasmesso con un interazione dell’audio e della parte grafica probabilmente decisa dall’autore.
Jobs parla di QuickTime 7: oltre 1 milione di copie scaricate dal web in 6 settimane ed annuncia la disponibilità della versione 7 per Windows a partire da oggi.
A sei settimane dal suo rilascio Apple si appresta a vendere la duemilionesima copia di Tiger.
Sono state finora rese disponibili quattro versioni di Mac OS X.
Il nome in codice della prossima versione, la quinta, sarà Leopard. La sua disponibilità è previta per la fine del 2006.
I rumor su Intel sono veri. Jobs conferma che Apple si muoverà verso un chipset di Intel: “vogliamo creare il migliore computer per il cliente che guarda al futuro”.
Il passaggio verso i processori Intel avverrà nel lungo periodo con gran parte della produzione pronta per Giugno 2007.
Marklar… (ve ne abbiamo parlato oggi) non era una invenzione ma la descrizione di un progetto che da lungo tempo Apple custodiva con i suoi gruppi di ricerca: le ultime versioni di Mac OS X sono state compilate sia per i PPC che per i computer dotati di architettura X86. In pratica una “seconda vita segreta”.
Jobs dimostra un PC con processore X86, un Pentium 4 da 3.2 Ghz che fa girare Mac OS X 10.4 con i Widget esistenti che girano perfettamente in maniera nativa (grazie a Java e HTML).
Il software con interfaccia Cocoa puo’ essere “portato” facilmente sulla nuova piattaforma.
Il passaggio verso i chipset Intel sarà la terza grande migrazione di Mac..
– da 68K a PowerPC
– da Mac OS 9 a Mac OS X
– da PPC a Chipset Intel
Quali sono le ragioni dello switch? Una delle spiegazioni la fornisce Jobs sul palco: non c’e’ ancora un PowerBook basato su processore G5 e Intel fornisce attulamente le migliori performance per Watt consumato.
[cio’ giustifica il passaggio storico – non c’era possibilità di sviluppo ulteriore delle piattaforme G4 e i G5 non sono in grado di evolversi in breve tempo verso prestazioni e consumi analoghi a quelli che si otterrano con i processori Intel nel breve e medio periodo. n.d.r.]
Jobs dimostra xCode2 in versione 2.1 che sarà rilasciato agli sviluppatori a partire da oggi stesso.
xCode 2.1 è in grado di compilare FAT binaries: codice binario “universale” in grado di girare a seconda del chipset utilizzato, sia questo PowerPC che Intel.
Una delle ultime applicazioni appena compilate è Mathematica che ora gira con Mac OS X su PowerPC che con Mac OS X su Intel:sono cambiate soltanto 20 linee di codice ed in circa 2 ore è stata approntata la nuova versione.
Le istruzioni PPC per i processori Intel saranno eseguite in tempo reale e molte delle attuali applicazioni necessiteranno di una semplice ricompilazione per poter girare.
Nel caso di migrazioni piu’ complesse gli sviluppatori si potranno servire di “Rosetta”. Un traduttore dinamico di codice binario: permette di far girare codice PowerPC sui Mac dotati di chip Intel senza alcun porting o ricompilazione: mostra Word ed Excel di Microsoft in grado di girare su un Mac con chip Intel senza alcuna ricompilazione.
Viene mostrato adirittura Photoshop CS2 girare sulla nuova piattaforma senza evidenti rallentamenti e tutto grazie a “Rosetta”.
Per gli sviluppatori sara’ disponibile un kit “Mac OS for Intel Developer Kit” che comprende un Pentium 4 da 3.6 Ghz e Mac OS X 10.4 per Intel (versione anteprima) che sara’ disponibile in due settimane.
Parlando di interoperabilita’ Jobs annuncia che Microsoft Office 2004 è stato uno dei migliori lanci di prodotto per Mac OS X e che Microsoft si è impegnata a realizzare in tempi brevi una versione “FAT” o “Universal Binary” di Office in grado di girare sui vecchi e nuovi Mac con PPC o chipset Intel.
Ad Apple viene anche l’appoggio di Adobe che nella persona del suo presidente Bruce Chizen si impegna a realizzare una versione per doppio chipset anche delle sue suite per la grafica e dei programmi per il web inglobati con l’acquisto di Macromedia.
Paul Otellini di Intel salee sul palco e afferma: la più innovativa azienda di computer fa squadra con la più innovativa azienda di chip. Con estrema ironia viene mostrato sullo schermo lo spot del lontano 1996: “Toasting the Pentium”.
Steve Jobs conclude il Keynote ricordando che sono trascorsi 10 anni esatti dalla transizione da 68k a PowerPC, con la transizione verso i chipset Intel Apple si assicura la possibilità , scegliendo l’azienda con la migliore roadmap, di costruire i migliori computer dei prossimi 10 anni.
Tra poco le foto del keynote e i commenti dei nostri inviati al WWDC.
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