In questa giornata densa di novità come pochissime se ne ricordano nel mondo Mac degli ultimi anni, c’è stato spazio anche un ritocco ai MacBook Pro.
Le macchine portatili professionali vedono un incremento della velocità del clock che passa da 2,53 a 2,66 GHz nella sua versione intermedia e da 2.8 a 2,93 GHz nella versione top (in opzione). I chip restano sempre i Penryn, ma cambiano i modelli. In precedenza Apple usava per il MacBook Pro mid range il T9400 ora passa al T9550; nel modelli high end si poteva ordinare un T9600, ora arriva un T9800. Il processore da 2,93 GHz costa 270 euro extra.
Nulla cambia per quanto riguarda i consumi. Apple però in questo modo porta le sue macchine portatili al massimo possibile delle prestazioni sotto il profilo della CPU; tra i Core 2 Duo non c’è alcun processore nominalmente più veloce dei T9800. Solo tra i modelli Extreme c’è un 3,06 GHz, ma Apple non usa queste componenti perché giudicate troppo esose in termini di consumi e non adatte ai case compatti dei laptop Apple.
Apple offre ora anche un upgrade a 256 GB per il disco fisso SDD; il costo è di 700 euro.
I tempi di consegna dei MacBook Pro con i nuovi processori sono di due giorni; scegliendo il processore da 2,93 GHz o il disco fisso SDD passano a 8 giorni.