Dopo la prima dissezione di un MacBook, avvenuta ieri da parte del sito Kodawarisan, la scorsa notte è andata in onda quella professionale e molto dettagliata di iFixit.
La pagina web della società americana specializzata in vendita di componenti per Mac, presenta sia un MacBook che un MacBook Pro tutti e due minuziosamente smontati pezzo per pezzo. Lasciando ai lettori che ne hanno voglia, il compito di scorrere l’opera di dissezione per via fotografica, ecco alcuni degli elementi di maggior interesse che emergono dal lavoro di iFixIt che parte dall’apertura della scatola per finire con la presentazione sul tavolo di tutte le componenti.
– Nella confezione non si trova alcun adattatore per il collegamento al monitor. Se avete un vecchio display Apple lo dovete comprare a parte.
– L’apertura della parte posteriore, dove si trova la batteria può essere effettuata con la semplice pressione di un dito (niente più moneta per chi ha un MacBook) sulla levetta apposita
– La batteria è sulla destra, il disco fisso, immediatamente visibile, sulla sinistra. La batteria nel MacBook è di un etto più leggera rispetto alla vecchia, il che contribuisce in maniera significativa al peso ridotto.
– I dischi sono tenuti fermi da una sola vite e sono identici a quelli dei modelli precedenti dal punto di vista delle dimensioni e dello standard. La loro rimozione è molto semplice.
– Per accedere alla memoria RAM di devono rimuovere 8 viti e staccare la parte più grande del coperchio posteriore. Anche se a prima vista si tratta di un’operazione complessa, in realtà dal punto di vista dell’impegno non differisce da quella necessaria per i MacBook e MacBook Pro di generazione precedente. Qui però si lavora su spazi più grandi.
– Accedendo all’interno della macchina si nota il Supedrive SATA, una novità per Apple. Il dettaglio non è irrilevante perché teoricamente si potrebbe eliminare il drive ottico per sostituirlo con un disco fisso e aumentare di molto la capacità , portandola magari anche ad un Terabyte.
– Gli altoparlanti dei MacBook sono stati aggiornati e migliorati. La qualità al confronto con i vecchi appare, anche a prima vista, decisamente superiore.
– Nel MacBook Pro ci sono due ventole, nel MacBook una sola. In tutti e due i casi si tratta, dice iFixIt, di componenti di qualità superiore, costruite in maniera adeguata e capaci di un flusso d’aria importante anche a basso regime e quindi più silenziose.
-Il design interno ricorda molto quello del MacBook Air. Evidentemente Apple ha cercato di standardizzare, riducendo i costi, il processo di ingegnerizzazione.
-La scheda wireless è montata dentro al display. Il chip Bluetooth è annegato tra il pannello e la parte metallica dello stesso. In pratica se dovesse manifestare qualche malfunzionamento, si dovrebbe cambiare il display intero.
– La tastiera è messa in posizione in maniera accurata, ma non è disegnata per essere una componente sostituibile. Per rendere chiaro questo aspetto Apple la tiene ferma con 56 viti (iFixIt ci ha messo un quarto d’ora per rimoverle). Teoricamente si si dovesse rompere si dovrebbe cambiare tutta la parte superiore del Mac con conseguente spesa. Ma sicuramente ci saranno fornitori di componenti (e iFixIt è tra questi) forniranno solo la tastiera.
– Da notare che all’interno del case, come notato non da iFixIt ma da AppleInsider, ci sono dei rivelatori di immersione in liquido. In pratica si tratta di piccoli pezzi circolari, già visti in iPhone, di un materiale che se bagnato cambia colore. Ovviamente si tratta di un sistema che Apple intende usare per verificare se un malfunzionamento della macchina è dovuto allo sversamento di bibite, acqua o caffè.
– Complessivamente il giudizio degli esperti di iFixIt sul MacBook e sul MacBook Pro dal punto di vista costruttivo è entusiasta. “Si tratta – dice il sito – probabilmente del più eccelso portatile che abbiamo mai smontato”