Il nuovo processore che Intel ha prodotto per il MacBook Air sarà esclusivo per Apple fino all’autunno. A citare il nuovo colpo messo a segno da Cupertino che sembra sempre più vicino alla società di Santa Clara, è Jon Peddie, uno dei più acuti ed influenti analisti del mondo dell’hi-tech.
Peddie parla dell’esclusiva in un articolo pubblicato oggi su Dailytech, nel quale si tratta proprio del rapporto esclusivo tra Apple ed Intel partendo dal processore che caratterizza il portatile ultraleggero lanciato nei giorni scorsi.
Il chip, si apprende a conferma di quanto spiegato anche da Macity nei giorni scorsi, è un processore della serie 9000 Core 2 Duo, la stessa degli altri MacBook Pro. Ma Intel ha lavorato su di esso per ridurre il package (sarebbe stato usato quello di Montevina, la futura soluzione Centrino in arrivo in primavera) così da adeguarlo alle esigenze di Apple. Il risultato è stato un processore a basso consumo (meno di 25 watt) ma con potenza in eccesso rispetto ai tradizionali portatili a fattore di forma ridotto che spesso fanno uso di processori della serie ‘U’ piccoli e poco assetati di energia, ma molto meno potenti. Questo processore sarà disponibile al resto degli Oem solo dall’autunno e a quel punto anche la concorrenza potrà lanciarsi sulle piste di Apple ma con un ritardo ingente, tanto grande che Cupertino ‘sarà già nella condizione di fare un’altra delle sue magie – dice Peddie – lasciandosi alle spalle il resto del branco e questo dopo avere fatto un’altra telefonata al suo amico Otellini’
L’articolo ricorda che il patto esclusivo sul processore per MacBook Air non è una novità assoluta. Lo scorso aprile Apple aveva già avuto uno Xeon da 3.0 Ghz non disponibile al resto del mercato.
Costruire processori esclusivi per Apple ha un senso per Intel che oggi è una società più attenta alle esigenze particolari dei clienti di quanto non lo fosse in precedenza, ciò per merito di Otellini che ‘ha riportato Intel alle sue radici – dice Peddie – comprendendo che quello che ha fatto grande la società è stata la possibilità di dire ‘sì, noi possiamo farlo’. Tra i fattori decisivi il team che lavora ad Haifa che per primo ha creduto in processori a basso consumo ‘mentre nell’altro design center in Oregon costruivano chip per soddisfare i quali ci voleva una centrale nucleare’.
Il gruppo di ingegneri israeliani guidati da Mooly Eden è, dunque, la chiave della rivoluzione degli ultimi 24 mesi con i processori Yonah (derivati dai primi Pentium-M) e i Core 2 Duo con i quali Intel ha messo in seria difficoltà Amd e il segreto grazie al quale Apple continua a produrre una rivoluzione dietro l’altra.