Dagli Stati Uniti provengono due nuovi indizi che lasciano supporre un aggiornamento imminente dei MacBook Pro. Il primo segnale emerge direttamente dalla catena di negozi Apple Store della Mela: nel sistema di ordinazione online risultano non disponibili presso alcuni negozi i MacBook Pro da 15″ da 2,53GHz e anche il modello da 17″ dotato dello stesso processore. L’irreperibilità dei due portatili della linea professionale è stata verificata dal sito 9to5Mac consultando il sistema di prenotazione che opera sui negozi stessi.
Anche il secondo indizio proviene direttamente dal sistema Apple: gli addetti all’assistenza della Mela avrebbero avvisato alcuni utenti circa tempi insolitamente lunghi per le macchine sostitutive con configurazioni personalizzate. In caso di guasti e di invio di macchine sostitutive gli addetti avrebbero riferito di tempi che vanno da un mino di 4 settimane fino a 6 o anche a un massimo di 8 settimane. Le tempistiche anomale sono state rilevate dai lettori dei siti AppleInsider e MacRumors. In considerazione dei lunghi tempi di attesa gli addetti all’assistenza hanno presentato le proprie scuse, proponendo agli utenti la scelta tra tre opzioni: attendere comunque la macchina sostitutiva, ottenere il rimborso completo oppure optare per un portatile in configurazione standard, più facile da reperire in tempi brevi.
I due nuovi segnali provenienti dagli USA si aggiungono così ai rumors che ormai da diversi giorni anticipano il possibile aggiornamento dei portatili Apple. Sulle tempistiche del refresh però occorre tenere in considerazione il fattore Intel. La scoperta del bug nel chipset di Sandy Bridge all’inizio ha fatto temere possibili ritardi negli aggiornamenti attesi, mentre le ultime news da Santa Clara di ieri lasciano supporre che l’incidente è ora ridimensionato e che i lanci dei nuovi processori e dei nuovi sistemi possano proseguire solo con un leggero scarto rispetto a quanto programmato.